Polacchi campioni europei dopo un perentorio 0-3 all’Italia, che non sfigura ma si arrende ai più forti avversari
Sul più bello, dopo la lezione impartita ai campioni olimpici della Francia, proprio quando questa nazionale pareva non poter trovare ostacolo troppo alto sulla via che portava all’oro continentale, si è palesata la Polonia con la sua voglia di rivalsa dopo la finale persa in casa agli ultimi mondiali e, senza pietà, ci ha stritolato con un perentorio 0-3.
È stata una finale strana, dove già dopo i primi scambi si capiva che c’era una favorita per la vittoria finale -la Polonia- e una che avrebbe dovuto scalare una parete a mani nude per sperare di ribaltare le sorti ormai segnate. I polacchi da subito hanno iniziato ad attaccare dai nove metri (ovvero dalla battuta), trovando una difesa italiana poco organizzata e in alcuni casi disattenta.
Quando il punteggio del primo set recitava 7-12 in favore dei polacchi si è capito che difficilmente avremmo strappato la vittoria.
Ma proprio la fine del primo set ci aveva fatto ben sperare, con un sussulto d’orgoglio degli Azzurri che, a set ormai compromesso, hanno iniziato a murare ogni attacco polacco e a mettere giù alcuni punti veramente difficili.
Il secondo set, che tutti speravamo fosse quello della rinascita azzurra, ha seguito un canovaccio simile a quello precedente, con la sola differenza che i polacchi ci hanno messo più tempo a staccarci nonostante alcune imprecisioni di troppo anche in fase d’attacco. Il turno di battute di Leon ci ha definitivamente tagliato le gambe, con il polacco che ha servito cinque palloni consecutivi intorno ai 130 km/h.
Sul 16-15 per i polacchi, e con Leon in battuta, un videocheck chiamato dai polacchi dopo il punto azzurro che sarebbe stato quello del 16 pari, ha visto l’arbitro cambiare decisione e assegnare il punto ai nostri avversari per un’invasione a rete. Su questa chiamata si è virtualmente chiuso il secondo set.
Il terzo set ha visto l’Italia entrare in campo con gli occhi della tigre; la Polonia non aveva la minima idea di come difendere su Lavia, Romanò e Michieletto e ci siamo trovati avanti 10-6. Era cambiata l’aria? Purtroppo no. Tempo di un amen e i polacchi trovavano il punto del 10 pari e nonostante un altro doppio vantaggio azzurro, la Polonia nel finale scappava nuovamente e chiudeva ogni discorso strappandoci dal collo quella medaglia d’oro che proprio noi strappammo loro lo scorso anno ai mondiali.
A fine match, nonostante il severissimo punteggio, la sensazione è quella che Italia e Polonia, nei prossimi anni, saranno spesso protagoniste di tutte le rassegne più importanti: VLN (Volley Nations League), CEV (Coppa Europea Volley, gli Europei), Coppa del Mondo e Olimpiadi.
Quest’ultimo è l’unico allora che manca nella nostra bacheca.
Preolimpico
Il prossimo 30 settembre, a Brasilia, scatta il preolimpico, ovvero il torneo che assegna due posti per la prossima Olimpiade.
Gli Azzurri sono stati inseriti nel gruppo che vede ai nastri di partenza anche i padroni di casa, la Repubblica Ceca, il Qatar, la Germania, l’Iran, l’Ucraina e Cuba.
Qui di seguito il calendario dell’Italia:
Sabato 30 settembre, ore 18.30 vs Repubblica Ceca
Domenica 1 ottobre, ore 22 vs Qatar
Martedì 3 ottobre, ore 22 vs Ucraina
Mercoledì 4 ottobre, ore 18.30 vs Germania
Venerdì 6 ottobre, ore 18.30 vs Iran
Sabato 7 ottobre, ore 18.30 vs Cuba
Domenica 8 ottobre, ore 15 vs Brasile