L’Ascoli cambia ancora guida tecnica: dopo sette partite e cinque sconfitte, Mirko Cudini viene sollevato dall’incarico. A sorpresa, torna Domenico Di Carlo, esonerato meno di due mesi fa.
L’aria di crisi in casa Ascoli si è fatta insostenibile dopo la sconfitta contro il Campobasso. Il club bianconero ha deciso di dare un altro scossone alla stagione con il terzo cambio in panchina: fuori Mirko Cudini, dentro nuovamente Domenico Di Carlo.
Un ritorno che ha del clamoroso, considerando che l’ex tecnico era stato allontanato il 27 gennaio per far spazio proprio a Cudini.
IL CAOS IN CASA ASCOLI: TRE ALLENATORI IN UNA STAGIONE
La stagione dell’Ascoli è stata fin qui un’altalena di cambiamenti e ribaltoni. Il club aveva iniziato l’annata con Massimo Carrera, salvo poi affidare la panchina a Cristian Ledesma per un breve periodo. Successivamente era toccato proprio a Di Carlo, prima del sorprendente avvicendamento con Cudini. Ora, dopo un rendimento disastroso – con cinque sconfitte nelle ultime sette gare – la società ha scelto di tornare sui propri passi, richiamando il tecnico già esonerato a gennaio. Con il ritorno di Di Carlo, la squadra tecnica si ricompone: Davide Mezzanotti sarà nuovamente il viceallenatore, mentre Gianluca Riommi tornerà nel ruolo di preparatore dei portieri.
LA NOTA UFFICIALE DEL CLUB
Il club marchigiano ha ufficializzato l’esonero con una nota pubblicata sui propri canali ufficiali:
“Il club bianconero ringrazia Cudini e il suo staff per la professionalità, la serietà e l’impegno profusi e augura loro i migliori successi.”
Insieme a Cudini, lasciano anche il vice Luca Galuppi, il collaboratore tecnico Mario Cordone e l’allenatore dei portieri Cristian Cicioni.
IL RITORNO DI DI CARLO E LA SFIDA CON L’AREZZO
Di Carlo tornerà ufficialmente sulla panchina dell’Ascoli il 15 marzo, quando i bianconeri affronteranno l’Arezzo al “Del Duca”. Una partita che avrà il sapore del rilancio, ma anche della grande pressione, considerando la necessità di invertire subito la rotta e dare una svolta a una stagione fin qui travagliata.
La speranza della società è che questo nuovo ribaltone possa finalmente portare stabilità e risultati. Ma dopo tre cambi in pochi mesi, viene da chiedersi: sarà davvero la scelta giusta o l’ennesimo colpo di scena di una stagione da incubo?