Atalanta Gasperini
Fonte: profilo X Atalanta

Atalanta, casting panchina: avanti i figli calcistici di Gasp

La Dea guarda al futuro mantenendo intatta la propria identità: Motta, Juric e Palladino in pole per raccogliere l’eredità di Gasperini. Pioli fuori, Tudor e Vieira defilati.

Dopo anni di calcio spettacolare, pressing feroce e identità chiara, l’Atalanta è chiamata a compiere una delle scelte più delicate della propria storia recente: chi prenderà il posto di Gian Piero Gasperini? La dirigenza ha le idee chiare: proseguire sul solco tracciato dal suo storico condottiero. Ecco perché, tra i nomi sondati, spiccano soprattutto profili accomunati da un passato “gasperiniano”.

Thiago Motta
Thiago Motta (lanotiziasportiva.com)

MOTTA, JURIC E PALLADINO: LA TRIADE DEI DISCIPOLI – Thiago Motta è più di un candidato: è un pupillo. Fu proprio Gasperini, al Genoa, a rimetterlo in carreggiata dopo anni difficili tra infortuni e panchine. Da lì, la carriera di Motta decollò verso l’Inter del Triplete. Oggi il suo nome torna caldo a Zingonia: contatti già avviati, è il primo della lista.

Ivan Juric, invece, è stato con Gasp per anni: 215 presenze da giocatore con lui, due volte vice e un percorso condiviso da Crotone a Palermo, passando per la primavera del Genoa. Le sue parole lo confermano: “Tutto quello che so del calcio da allenatore, l’ho imparato da lui”.

Raffaele Palladino, infine, è stato allenato dal tecnico piemontese sia nelle giovanili della Juventus che successivamente al Genoa. Con Gasperini ha vissuto la sua stagione migliore in Serie A: gol pesanti, assist memorabili e una nuova visione del calcio.

LE ALTRE PISTE: TUDOR E VIEIRA RESTANO IN ATTESA – Nella lista ci sono anche Igor Tudor e Patrick Vieira, ma entrambi partono più indietro. Il primo è sotto contratto con la Juventus, il secondo ha appena chiuso una stagione importante alla guida del Genoa. Nessuno dei due, comunque, rappresenterebbe un netto distacco dal calcio verticale e aggressivo tanto caro all’Atalanta, ma le loro situazioni contrattuali complicano l’eventuale trattativa.

PIOLI ESCLUSO DAL CASTING – Una notizia certa: Stefano Pioli non è in corsa. Il profilo non è considerato in linea con la filosofia del club, più orientato su tecnici giovani, affamati, e – soprattutto – cresciuti alla scuola di Gasperini.

CONFERMA DELL’IDENTITÀ, NON UN CAMBIO DI ROTTA – La dirigenza nerazzurra vuole dare un segnale preciso: chiunque arriverà dovrà essere un continuatore, non un rivoluzionario. Per questo la parola d’ordine è coerenza. E in questo senso, i tre “figli di Gasp” rappresentano più di un’alternativa: sono una vera e propria dichiarazione d’intenti.

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