L’allenatore che ha scritto la storia recente dei nerazzurri ha raggiunto la sede del club per un confronto con la dirigenza: sul tavolo il rinnovo fino al 2027, ma anche dubbi sul progetto tecnico e sulla permanenza di molti protagonisti. Il futuro della Dea si gioca adesso, tra sogni, realismo e un bivio non più rinviabile.
ZINGONIA, L’ORA DELLA VERITÀ – Era nell’aria già da giorni, e ora si è concretizzato: Gian Piero Gasperini, tecnico simbolo della rinascita dell’Atalanta, è arrivato questa mattina al centro sportivo di Zingonia per un summit decisivo con la famiglia Percassi, il co-proprietario Stephen Pagliuca e il direttore sportivo Tony D’Amico. Un vertice delicato, tanto atteso quanto inevitabile, dopo le parole cariche di significato pronunciate dallo stesso allenatore al termine della sfida contro il Parma, ultima gara di una stagione intensa e coronata dal successo europeo.
IL RINNOVO SUL TAVOLO, MA NON SOLO – Il club ha messo sul piatto una proposta concreta: prolungamento fino al 2027 con la possibilità di pianificare fin da subito la nuova stagione. Ma non è solo una questione contrattuale. Gasperini vuole garanzie, soprattutto sul piano tecnico: “Ho la sensazione che molti giocatori possano andare via”, aveva dichiarato pochi giorni fa, “e non sono sicuro si possa mantenere lo stesso livello”. Parole che hanno fatto rumore, accendendo i riflettori su un possibile addio dopo otto anni di favola.
LA POSIZIONE DEL CLUB – La società, forte del trionfo europeo della scorsa stagione e del ritrovato appeal internazionale, punta a ripartire da Gasp. Ma il tecnico, pur lusingato dalla proposta, riflette. Il nodo è chiaro: senza un progetto solido e ambizioso, potrebbe scegliere di fermarsi o lasciare. Da qui l’incontro odierno, verificato da fonti vicine al club, che confermano l’avvenuto colloquio e la volontà di trovare un punto d’equilibrio.
GASP, IL FUTURO È UN BIVIO – Nel cuore di Zingonia si gioca una partita forse più importante di tante giocate in campo. Gasperini e l’Atalanta si ritrovano davanti a un bivio: rilanciare ancora insieme o chiudere un ciclo irripetibile. Le prossime ore potrebbero essere decisive per scrivere il futuro della panchina nerazzurra. E dei sogni dei suoi tifosi.