Dopo Baturina, Jesus Rodriguez e Addai, il club lariano è pronto ad accogliere anche Nicolas Kuhn: esterno tedesco con esperienza europea e un passato tra Ajax e Bayern.
Altro giro, altro colpo. Il Como continua a sorprendere sul mercato e si prepara ad accogliere Nicolas Kuhn, esterno offensivo tedesco classe 2000, reduce da una stagione da protagonista con la maglia del Celtic. Dopo Baturina e Jesus Rodriguez, e con Jayden Addai in arrivo, il nuovo gioiello sulle rive del Lago costerà 19 milioni di euro, cifra che finirà nelle casse del club scozzese. Un investimento importante, che certifica l’ambizione del progetto comasco.
PROFILO INTERNAZIONALE, TALENTO MADE IN GERMANIA
Nicolas Kuhn non è un nome qualsiasi. Cresciuto calcisticamente nell’Hannover prima di passare al Lipsia a soli 15 anni, ha vissuto tappe formative tra le più prestigiose d’Europa: Ajax, dove si è messo in mostra nell’U19 europea, e Bayern Monaco II, con cui ha affinato tecnica e maturità. Poi, l’esperienza austriaca con il Rapid Vienna e infine l’approdo al Celtic nel gennaio 2024.
In Scozia ha vissuto una stagione da incorniciare: 10 gol e 8 assist in 28 presenze, contribuendo in maniera determinante al titolo vinto dai biancoverdi. Non è mancata nemmeno la firma nei momenti che contano: ha segnato nell’Old Firm contro i Rangers e in Champions League ha messo a segno una doppietta contro il Lipsia e un gol al Bayern Monaco. Insomma, un giocatore da palcoscenici importanti, pronto ora a sbarcare in Serie A.
MANCINO PURO, ESTRO E VELOCITÀ: IL NUOVO VOLTO DELL’ATTACCO LARIANO
Giocatore rapido, creativo e mancino naturale, Kuhn ama partire largo a destra per accentrarsi e concludere. Ma la sua duttilità lo rende un’arma tattica preziosissima: può giocare anche a sinistra o da trequartista, garantendo imprevedibilità e soluzioni in fase offensiva. Per stile di gioco e caratteristiche fisiche, ricorda molto Leroy Sané, anche se il paragone non lo intimorisce.
Il Como lo ha individuato come profilo perfetto per alzare ulteriormente il livello tecnico della rosa, portando esperienza europea, qualità nel dribbling e freddezza sotto porta. E non è un caso se nel 2019 ha ricevuto la prestigiosa medaglia d’oro Fritz Walter come miglior giovane tedesco U19, premio assegnato in passato a nomi del calibro di Kai Havertz, Antonio Rudiger e Marc-André ter Stegen.
IL COMO COSTRUISCE, NON SPERA
Il messaggio della dirigenza lariana è chiarissimo: non si punta più a salvarsi, ma a costruire qualcosa di duraturo, identitario, internazionale. Dopo la grande stagione da neopromossa, il Como sta mettendo le basi per un progetto alla “modello Atalanta”, ma con risorse economiche e visione globale.
Con Kuhn, Addai, Rodriguez e Baturina, Fabregas potrà contare su un arsenale tecnico giovane ma già maturo. E i tifosi iniziano a crederci: il sogno europeo, sulle rive del Lario, non è più una fantasia.