Dall’Arsenal al Liverpool, passando per Modric, Suarez e il Tolosa: il dirigente francese è pronto a iniziare un nuovo capitolo a tinte bianconere. Un’esperienza trentennale al servizio della rifondazione voluta da Elkann. Ma dietro i numeri c’è anche una filosofia innovativa e vincente: il metodo Moneyball.
La Juventus cambia pelle e guarda al futuro con una visione chiara: affidarsi a figure esperte, trasversali e moderne. E in questa cornice prende corpo l’arrivo imminente di Damien Comolli, che nei prossimi giorni dovrebbe firmare un contratto triennale con il club bianconero. Un dirigente completo, internazionale, capace di muoversi con disinvoltura tra scouting, strategia societaria e gestione finanziaria.
La notizia è stata rilanciata da Sky Sport, ma abbiamo raccolto conferme: Comolli è atteso a Torino la prossima settimana per iniziare la sua nuova avventura.
DA WENGER A SPRINGSTEEN: UN VIAGGIO LUNGO 30 ANNI
Nato in Francia il 13 dicembre 1972, Comolli vanta un percorso di oltre trent’anni nel calcio professionistico. Allenatore nei settori giovanili, osservatore, direttore sportivo e poi presidente: una carriera che lo ha portato a lavorare con alcune delle realtà più importanti d’Europa. Dall’Arsenal di Arsène Wenger – con cui mosse i primi passi a metà anni ’90 – fino al Tottenham, dove portò Modric, Bale e Berbatov. Senza dimenticare l’esperienza a Liverpool con l’intuizione Suarez e la promozione di Jordan Henderson.
IL METODO MONEYBALL SBARCA A TORINO
Ma Comolli è noto anche per l’utilizzo pionieristico in Europa del modello Moneyball, applicato al calcio grazie a un meticoloso uso dei dati statistici. “La mia ossessione è trovare un vantaggio competitivo sul mercato, e lo faccio utilizzando dati e numeri”, ha dichiarato alla BBC. Un approccio che ben si sposa con la nuova Juventus voluta da Elkann, sempre più orientata alla sostenibilità economica e alla valorizzazione del talento.
GLI ANNI AL TOLOSA E IL SUCCESSO CON REDBIRD
Nel 2020 viene nominato presidente del Tolosa, acquistato dal fondo americano RedBird – lo stesso che oggi controlla il Milan. Con Comolli al timone, il club francese risale subito dalla Ligue 2, conquista la Coppa di Francia e torna a giocare in Europa. Non solo risultati sportivi: il suo operato ha reso il Tolosa un esempio virtuoso per gestione economica e valorizzazione del vivaio.
CHIELLINI, TOGNOZZI, E IL LEGAME CON CONTE
Nel puzzle bianconero si parla anche del ritorno di Matteo Tognozzi, scopritore di Kenan Yildiz e altri talenti Next Gen, oltre al ruolo chiave che potrebbe ricoprire Giorgio Chiellini come figura istituzionale e ponte tra dirigenza e campo. E poi c’è lui: Antonio Conte. L’ex tecnico è il perno attorno a cui ruota il piano, e il suo sì – atteso venerdì – sarà l’anello finale per l’ufficializzazione del nuovo corso.
UNA FIGURA “ALL INCLUSIVE” PER LA NUOVA JUVE
Non è un semplice dirigente: Comolli è una filosofia di lavoro, una mentalità moderna, capace di coniugare visione sportiva e cultura aziendale. E se tutto andrà come previsto, la Juventus potrà contare su un profilo che ha saputo innovare e vincere in ogni contesto affrontato.
Tra calcio e passione – per la cronaca è un fan accanito di Bruce Springsteen – Comolli si prepara a salire sul palcoscenico più esigente del calcio italiano. E questa volta, non sarà un concerto.