Dopo un finale di stagione deludente, la società biancoceleste medita il clamoroso ritorno del tecnico toscano. Fabiani spinge, l’ex prende tempo ma riflette seriamente.
Certe storie, nel calcio, sembrano destinate a non finire mai. E quella tra Maurizio Sarri e la Lazio potrebbe essere proprio una di queste. Dopo l’addio consumato con amarezza nel marzo 2024, oggi i biancocelesti pensano concretamente a richiamare il tecnico toscano per dare continuità a un progetto interrotto troppo in fretta.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero e confermato da Sky Sport, il direttore sportivo Angelo Fabiani avrebbe già riallacciato i contatti con l’ex allenatore, spingendo per un suo ritorno sulla panchina della Lazio. L’idea è quella di aprire un nuovo ciclo, puntando su un profilo già conosciuto e apprezzato, capace di valorizzare una rosa che, nel frattempo, ha mantenuto molti degli interpreti del suo precedente mandato.
L’OFFERTA: BIENNALE DA 2,8 MILIONI A STAGIONE
La proposta della Lazio è chiara e concreta: contratto biennale da 2,8 milioni di euro netti a stagione, una base importante per convincere Sarri a dire sì. L’ex Napoli e Chelsea, attualmente senza squadra, sta riflettendo. Il “domino delle panchine” è appena cominciato e non è da escludere che il tecnico possa ricevere offerte da altre big italiane o straniere. Ma la chiamata della Lazio è speciale, e non solo per motivi economici.
LE MOTIVAZIONI DELL’ADDIO E I NODI DA SCIOGLIERE
Il ritorno, tuttavia, non sarebbe privo di ostacoli. I motivi che portarono alla separazione lo scorso anno non sono del tutto superati. All’epoca, Sarri lasciò il club per divergenze legate al mercato e alla programmazione, lamentando una rosa non all’altezza delle ambizioni. Oggi, la situazione pare riproporsi con dinamiche simili, che coinvolgono anche Marco Baroni, sempre più vicino all’addio.
La domanda, dunque, è lecita: può davvero funzionare un Sarri-bis se i problemi strutturali sono ancora gli stessi? La Lazio sembra crederci, o quantomeno è disposta a discuterne in modo approfondito. L’idea sarebbe quella di pianificare un progetto più solido, garantendo al tecnico toscano le condizioni ideali per incidere sin da subito.
LE STATISTICHE DI SARRI CON LA LAZIO
Nel suo primo ciclo a Roma, Sarri ha collezionato 137 partite sulla panchina biancoceleste, con un bilancio di 65 vittorie, 30 pareggi e 42 sconfitte.
Ecco nel dettaglio:
Serie A: 104 partite | 52 vittorie, 22 pareggi, 30 sconfitte (media 1.72 pt/partita)
Champions League: 8 partite | 4 vittorie, 1 pareggio, 3 sconfitte (media 1.63)
Europa League: 14 partite | 4 vittorie, 6 pareggi, 4 sconfitte (media 1.29)
Conference League: 4 partite | 1 vittoria, 1 pareggio, 2 sconfitte (media 1.00)
Coppa Italia: 6 partite | 4 pareggi, 2 sconfitte
Supercoppa Italiana: 1 sconfitta
Numeri in chiaroscuro, ma con una costante: una Lazio ordinata, intensa, tatticamente riconoscibile e competitiva, soprattutto nei grandi appuntamenti.
IL PUNTO: SARRI È LA SCELTA GIUSTA?
Richiamare un ex può essere una scelta vincente, ma anche rischiosa. Sarri è un tecnico di grande esperienza, che conosce l’ambiente e sa cosa aspettarsi. Ha lasciato una traccia indelebile nel modo di giocare della squadra e rappresenterebbe un ritorno alla continuità tecnica, in un momento in cui la Lazio sembra aver perso la sua identità.
Fabiani lo sa. Ecco perché sta lavorando sotto traccia, con l’obiettivo di riportare in panchina un uomo di campo, di idee, di visione. Tutto dipenderà da Sarri, dalla sua voglia di ricominciare, e dalla capacità del club di offrirgli le condizioni che aveva chiesto al momento del primo addio.