Rifiutò il Toro a gennaio, convinto di potersi rilanciare al Milan. Oggi è svincolato, con offerte dall’estero, ma spera ancora in una chiamata dalla Serie A. I granata osservano e valutano il colpo a parametro zero.
Gennaio 2025. Il Torino è da tempo nel caos dopo l’infortunio di Duván Zapata, e Paolo Vanoli ha bisogno di una soluzione immediata. Sul tavolo del DS Davide Vagnati c’è un nome di prestigio, con pedigree europeo e fame di riscatto: Luka Jovic. Ma il serbo, allora in forza al Milan, dice no. Vuole restare in rossonero, certo di potersi giocare le sue carte alla corte di Sergio Conceição. Rifiuta anche il Monza e lo Spartak Mosca, convinto che il suo posto sia a San Siro.
IL MILAN, I GOL E L’ADDIO
In effetti, qualche traccia la lascia: la doppietta all’Inter nel derby di Coppa Italia resta l’ultimo sussulto di una stagione che illude. Jovic chiede un rinnovo biennale “secco”, il Milan risponde con un’opzione annuale. Le parti si dividono, e il serbo chiude la sua avventura in rossonero con 47 presenze, 13 gol e una Supercoppa di Lega in bacheca.
ORA È SVINCOLATO
Operato per pubalgia, Jovic è oggi un free agent alla ricerca di un progetto stimolante. Si allena con un preparatore personale, aspettando la proposta giusta. Le offerte arrivano: il Cruz Azul in Messico, il Botafogo in Brasile, il Lorient in Francia e perfino lo Sharjah FC negli Emirati Arabi, che ha messo sul tavolo una delle proposte economiche più importanti ricevute finora. In Spagna c’è l’interesse del Real Oviedo, neopromosso in Liga. Ma il serbo ha una priorità: restare in Serie A.
TORINO, RITORNO DI FIAMMA
E qui torna in gioco il Torino. A gennaio, Luka era in cima alla lista dei possibili sostituti di Zapata. Oggi, con Antonio Sanabria corteggiato dalla neopromossa Cremonese di Davide Nicola, il club granata potrebbe tornare all’assalto. I granata hanno bisogno di rinforzare l’attacco: Che Adams ha deluso, il giovane Nije ha mostrato sprazzi, ma è ancora acerbo.
Jovic rappresenta un’opportunità intrigante: nessun costo di cartellino, ingaggio da rinegoziare, esperienza internazionale e ancora voglia di dimostrare. Potrebbe arrivare subito, in base alle uscite. L’unica condizione? Accettare un ingaggio ridotto rispetto a quanto percepito al Milan.
VAGNATI MONITORA, BARONI OSSERVA
La palla ora passa a Davide Vagnati. Il DS granata sta valutando il profilo e non ha mai smesso di seguirlo. Anche Marco Baroni, da poco insediato sulla panchina granata, non disdegnerebbe un attaccante, un vice-Zapata, con le caratteristiche del serbo: cinico, tecnico, con fiuto del gol.
Il Torino riflette. Jovic è lì, libero, in attesa. Il tempo stringe, ma il destino – a volte – sa essere ironico. Lo stesso giocatore che disse no al Toro pochi mesi fa, oggi potrebbe ritrovarsi a bussare alla sua porta.