Il Torino è pronto a mettere la ciliegina sull’attacco: dopo gli arrivi di Ngonge e Aboukhlal, i granata stringono per una punta di spessore, protagonista in Serie A e in uscita. L’intesa è vicina e la formula può sbloccare tutto a sorpresa.
L’attesa sta per finire. Dopo settimane di sondaggi, nomi, riflessioni e strategie, il Torino è pronto ad affondare il colpo decisivo. Il bomber tanto cercato da Marco Baroni è vicino, e la dirigenza granata ha già programmato l’incontro decisivo con il Napoli per chiudere la trattativa. In gioco c’è un attaccante esperto, conosciuto in Serie A, uno che ha sempre garantito impegno e gol: non è una suggestione, è un obiettivo concreto.
La prima punta è il tassello mancante dello scacchiere granata. Dopo gli arrivi di Cyril Ngonge e Zakaria Aboukhlal, la trequarti ha preso forma e qualità. Ora, però, serve un terminale offensivo in grado di fare reparto da solo, di lottare, proteggere palla e finalizzare. E proprio per questo motivo i fari si sono accesi su un nome noto a tutto il calcio italiano.
SIMEONE-TORO: LA FORMULA CHE PUÒ CHIUDERE
Giovanni Simeone è il profilo scelto dal Torino. I contatti con il Napoli sono già partiti da giorni, ma ora la trattativa entra nella fase cruciale. L’incontro tra Davide Vagnati e Giovanni Manna è atteso nelle prossime ore e potrebbe essere quello risolutivo. Il Napoli chiede circa 8 milioni di euro per lasciar partire l’attaccante argentino, ma i granata stanno lavorando su una formula intelligente: prestito con obbligo di riscatto.
Per rendere possibile quest’opzione, i partenopei dovranno esercitare la clausola di rinnovo contrattuale del Cholito, il cui attuale accordo scade nel giugno 2026. In questo modo, il Torino dilazionerebbe l’operazione senza appesantire il bilancio immediato e si garantirebbe un attaccante già pronto per il 4-2-3-1 di Baroni.

L’ESPERIENZA DI GIOVANNI E IL PESO DI NGONGE
Simeone, classe ’95, ha vestito le maglie di Genoa, Fiorentina, Cagliari, Verona e Napoli, dimostrando di poter essere decisivo anche partendo da comprimario. Con la maglia azzurra ha vinto lo Scudetto nella stagione 2022/23 e 2024/25, segnando gol pesanti e accettando un ruolo da alternativa con grande professionalità.
Ma con l’arrivo di Romelu Lukaku e Lorenzo Lucca e il possibile permanere di Giacomo Raspadori, lo spazio per lui si è ridotto. Ed è qui che entra in gioco l’effetto nostalgia: ritrovare Ngonge, con cui ha condiviso lo spogliatoio a Napoli, potrebbe diventare una chiave in più per accettare Torino come nuova sfida.
SANABRIA IN USCITA
Con l’arrivo possibile del Cholito, Antonio Sanabria sembra destinato a salutare. Il paraguaiano è corteggiato da diverse formazioni italiane, tra cui Cremonese, Verona e Pisa, e l’addio appare solo questione di tempo. L’ex Genoa non rientra nei piani principali di Baroni, che vuole attaccanti più rapidi e mobili.
Intanto il Torino continua a lavorare sotto traccia, ma con determinazione. L’asse con il Napoli, già caldo grazie alle operazioni Ngonge-Milinkovic Savic, potrebbe arricchirsi con un nuovo protagonista. I tifosi sognano e il countdown per il nuovo bomber è ufficialmente partito.