Dal rischio esonero al rinnovo fino al 2027, passando per i dubbi non dissipati con il finale di campionato
Non s’è fatto in tempo a tirare le somme del campionato 2024/2025 che è partita una girandola incredibile di allenatori che coinvolge anche parecchie big (praticamente tutte le prime 8 della classe).
Il valzer delle panchine sembrava però non riguardare la Fiorentina. Nonostante le contestazioni ed i malumori, i viola hanno chiuso con la qualificazione in Conference, con il miglior piazzamento (6° posto) e record di punti degli ultimi 10 anni.
La conferenza di Pradè, giusto ieri, parlava di strategie da decidere assieme al mister – riscatti di Gudmundsson e Cataldi su tutti – forte anche di un rinnovo arrivato poche settimane fa, alla vigilia della semifinale di ritorno Conference.
Insomma, il rischio esonero che si era paventato settimane fa, anche a causa di un drop deciso del rendimento prima del rush finale, o anche di una separazione consensuale, sembrava uno sbiadito ricordo.
E invece in riva all’Arno è arrivata la bomba: Palladino si sarebbe dimesso.
Dimissioni Palladino: cosa c’è dietro?
Qui siamo ancora nel campo delle illazioni. Non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale, anzi, la società viola sta cercando di lavorare per far tornare l’allenatore ex Monza sui suoi passi.
Potrebbe essere l’interesse di qualche top club, o comunque qualche squadra che ha chiuso davanti alla Fiorentina in classifica. Come la Roma, o l’Atalanta, che sembra ormai rassegnata a salutare il condottiero Gasperini.