Thiago Motta Juventus
Thiago Motta (Credit Instagram Juventus - lanotiziasportiva.com)

Juventus, esonero Thiago Motta: quanto costerebbe e cosa accadrà dopo il Genoa

Con un contratto da 5 milioni netti a stagione e una squadra ormai spaccata, l’addio di Thiago Motta sembra solo questione di tempo. Ma la Juve può davvero permetterselo ora?

Thiago Motta è sempre più in bilico. Dopo le rovinose sconfitte contro Atalanta e Fiorentina, e un rapporto ormai deteriorato con una parte consistente dello spogliatoio, la Juventus valuta il cambio in panchina. Ma la domanda è una sola: può permetterselo?

Il contratto firmato da Motta in estate prevede un triennale da 5 milioni netti a stagione, a cui si aggiunge una clausola paracadute – la cosiddetta “break payment clause” – che obbligherebbe il club bianconero a versare circa 15 milioni di euro in caso di esonero prima del secondo anno. Una cifra che include anche l’uscita del suo staff tecnico.

E non è finita: a questo andrebbe sommato il compenso del nuovo allenatore e del suo team. Il problema? Nessun tecnico di alto profilo accetterebbe un incarico da semplice traghettatore per le ultime nove partite, soprattutto con un Mondiale per Club all’orizzonte, che si giocherà a cavallo tra giugno e luglio, con implicazioni contrattuali ulteriori.

RETROSCENA: LA SORPRESA DELLO SPOGLIATOIO DOPO FIRENZE

Lo spogliatoio, dopo la disfatta del Franchi, si aspettava l’annuncio dell’esonero. Secondo quanto filtrato, il discorso di Giuntoli post-partita ha congelato la situazione: “Tutti in discussione, ma nessuno fuori”. Un messaggio chiaro, ma anche un segnale che il ribaltone potrebbe arrivare dopo Juve-Genoa.

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Credit Instagram Juventus (Lanotiziasportiva.com)

Nel frattempo, all’interno del gruppo squadra si respira un clima di stanchezza emotiva, frutto di una stagione logorante fatta di richieste tattiche rigide, rotazioni continue e un confronto mai realmente nato tra tecnico e calciatori. “O con lui, o contro di lui”: Motta ha scelto un approccio da sergente che ha finito per isolare, più che unire.

SITUAZIONE ECONOMICA: LA JUVE TRA RISANAMENTO E RINUNCE

L’esonero di Motta non vanificherebbe i recenti progressi economici della Juventus, ma ne limiterebbe le manovre. La semestrale al 31 dicembre 2024 ha mostrato un utile netto di 16,9 milioni, grazie a cessioni per 67,4 milioni e a una riduzione di quasi 20 milioni nel costo della rosa.

Una sostituzione a stagione in corso comporterebbe inevitabilmente una minore flessibilità sul mercato e influenzerebbe i rinnovi in corso, come quelli di McKennie e Gatti. Senza contare che un nuovo allenatore adesso escluderebbe opzioni più prestigiose che potrebbero liberarsi solo a fine stagione.

VERSO IL CAMBIO: MANCINI IN POLE, TUDOR SULLO SFONDO

Il nome in cima alla lista è quello di Roberto Mancini, oggi più avanti rispetto a Igor Tudor. Il piano sembrerebbe chiaro: portare a termine la stagione con un tecnico “normalizzatore”, capace di rasserenare l’ambiente e guidare la squadra verso l’obiettivo fondamentale: la qualificazione in Champions League.

Roberto Mancini
Roberto Mancini (lanotiziasportiva.com)

Mancini esigerebbe un contratto pluriennale e garanzie di mercato. Una richiesta logica, vista la situazione. Ora la palla passa al management bianconero, chiamato a scegliere tra continuità strategica o scossa emotiva immediata.

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