Frank Kessié alla Roma è davvero fattibile? Perché si, perché no

L’ivoriano vorrebbe lasciare l’Arabia, ma ci sono alcune criticità

Arabia terra di opportunità. Tra cui, quella di venirsene via.

Anche se Kessié non lo farebbe dopo una comparsata, bensì dopo la conquista della AFC, la Champions Asiatica, con il suo Al Ahli.

E sarebbe un colpo suggestivo, per la società giallorossa, visto che probabilmente un uomo di spessore come Paredes se e tornerà al Boca Juniors.

Dopotutto, Kessié è già stato vicino a vestire giallorosso nel 2017, quando poi scelse il Milan (dove c’era Massara, attuale uomo mercato della romana). E ritroverebbe Gasperini, l’allenatore che lo ha consacrato a tutti gli effetti.

Detta così, sembra un matrimonio che s’ha da fare. L’Ivoriano ha ancora da compiere 29 anni, è nel pieno della sua attività, ed in stagione ha giocato qualcosa come 45 partite, segnando 4 reti e fornendo 5 assist. Meno di altre stagioni, ma comunque apporto non trascurabile.

Ma ecco che ci sono due grandissimi SE a questa ipotesi, oltre a possibili concorrenti

Kessie-Roma, i motivi di un possibile no

Il primo è di natura tecnica. E non riguarda il campionato saudita. Riguarda la Coppa d’Africa.

Perché ogni due anni i club europei (soprattutto) hanno questo scotto da pagare precisamente a metà stagione. In un calendario sempre più fitto, con gli ultimi turni del maxi-girone dell’Europa League e i possibili accoppiamenti dei playoff.

Impensabile che Kessie, al pari di Ndicka (un problema da considerare nell’equazione, fintanto che è a Roma), non partecipino.

L’altro è l’ovvio problema salariale. Il Presidente all’Al Ahli guadagna una cifra considerevole, di ben 15 milioni di Euro. Qualcosa che in casa Roma, con gli occhi del fair play finanziario addosso, ovviamente non si possono permettere.

E che in ogni caso non avrebbero potuto offrire.