Un club dell’Arabia Saudita è pronto a stravolgere gli equilibri: proposta da 52 milioni per portare via uno dei protagonisti della stagione. E la Fiorentina valuta già l’eventuale erede.
L’estate viola rischia di accendersi con un colpo di scena clamoroso. Dall’Arabia Saudita, terra di petrodollari e operazioni fuori scala, arriva una proposta che fa tremare i piani alti della dirigenza della Fiorentina. L’Al-Qadsiah, infatti, sarebbe pronto a pagare la clausola rescissoria da 52 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni di uno dei talenti più discussi del panorama italiano.
La notizia ha iniziato a circolare con sempre più insistenza nelle ultime ore, trovando conferme in ambienti vicini al club saudita. In più, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, l’offerta economica è già stata recapitata al giocatore, accompagnata da uno stipendio faraonico: 15 milioni di euro netti a stagione.

IL GIOCATORE PRENDE TEMPO
Al momento, secondo Sky Sport, Moise Kean non ha ancora dato una risposta definitiva. Nessun sì, ma neanche un no. La sensazione è che stia prendendo tempo, forse per valutare eventuali offerte europee oppure per restare a Firenze e proseguire il suo percorso in un ambiente che lo ha accolto con entusiasmo e gli ha concesso fiducia.
Resta comunque una certezza: l’Al-Qadsiah fa sul serio. E per una cifra simile, anche la Fiorentina – nonostante abbia fissato quella clausola – difficilmente potrebbe opporsi.
IL PIANO B DEI VIOLA: L’IDEA PICCOLI
In caso di partenza, però, il club toscano non vuole farsi trovare impreparato. Un primo nome è già stato individuato: Roberto Piccoli, attaccante di proprietà dell’Atalanta reduce da una stagione positiva con la maglia del Cagliari. Giovane, italiano e con margini di crescita interessanti, potrebbe rappresentare un’alternativa sostenibile e in linea con il nuovo progetto tecnico sempre più “azzurro” della Fiorentina.
UN’ESTATE DI SCELTE
Tutto dipenderà dalla volontà del giocatore. Rimanere in Italia, continuando a crescere con i viola e con un nuovo allenatore, oppure accettare il fascino e l’opulenza della Saudi Pro League, ormai sempre più attrattiva anche per i calciatori nel pieno della carriera.
L’ultima parola, come spesso accade, spetta al campo… o forse, stavolta, al conto in banca.