Il club partenopeo non ha accettato l’ultima offerta dei turchi: troppo bassa e con rateizzazione ritenuta inaccettabile.
Si complica, almeno per il momento, la possibile cessione di Victor Osimhen al Galatasaray. Dopo giorni di trattative e un progressivo avvicinamento tra le parti, nella serata di giovedì 10 luglio è arrivata una netta frenata. Il motivo? Il Napoli ha detto no all’ultima proposta turca.
L’offerta presentata dal club di Istanbul prevedeva 70 milioni di euro suddivisi in 5 rate, garantite da lettere di credito. Una formula che non ha convinto affatto il presidente Aurelio De Laurentiis, da sempre molto attento alle modalità di pagamento e alle garanzie economiche nei trasferimenti in uscita.
LA RICHIESTA DEL NAPOLI: 75 MILIONI IN DUE RATE E GARANZIE SOLIDE
La società azzurra ha ribadito la propria posizione: per lasciar partire Osimhen serviranno 75 milioni di euro, pagabili in due rate, ma soprattutto accompagnati da garanzie bancarie certe e vincolanti. Una richiesta che, al momento, il Galatasaray non è riuscito a soddisfare.
L’operazione è quindi entrata in una fase di stallo, con i rappresentanti del club turco ancora a Milano nella speranza di trovare un punto d’intesa e sbloccare la trattativa. Ma la posizione del Napoli è ferma e chiara: o si rispettano i termini imposti, o il trasferimento salta.
I RIFLESSI SUL MERCATO AZZURRO
Il mancato accordo blocca, di conseguenza, anche le manovre in entrata. La cessione di Osimhen avrebbe dovuto finanziare almeno due colpi: un attaccante (con Lorenzo Lucca pronto) e un esterno offensivo, con i nomi di Ademola Lookman, Darwin Núñez e Ndoye in cima alla lista.
Finché non arriverà la fumata bianca per il nigeriano, il Napoli dovrà attendere prima di affondare definitivamente su quei profili. Ma la sensazione è che il club campano non abbia fretta di svendere, e che si andrà avanti solo alle condizioni fissate.
Restiamo in attesa di nuovi sviluppi, con l’asse Napoli-Istanbul ancora caldo.