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Dopo una sola stagione in granata, l’ex tecnico del Venezia saluta il club: tra i candidati alla successione tre nomi forti del calcio italiano.
La notizia era nell’aria, ma ora è ufficiale: Paolo Vanoli non sarà più l’allenatore del Torino. Dopo appena un anno alla guida tecnica della squadra granata, l’ex tecnico del Venezia ha lasciato il club al termine di una stagione altalenante, conclusa all’11° posto con 44 punti in classifica. Un epilogo segnato da stima reciproca ma da obiettivi non allineati, che hanno portato alla separazione.
ADDIO UFFICIALE: VANOLI SALUTA TUTTI
Nelle ultime ore, Vanoli ha svuotato l’armadietto al Filadelfia e ha salutato il personale di campo, un gesto che ha suggellato la fine della sua avventura sotto la Mole. Nonostante qualche segnale di crescita, il rendimento non è stato sufficiente per guadagnarsi la conferma di Urbano Cairo, deciso a imprimere una svolta decisa al progetto tecnico in vista della stagione 2025/26.
TRE NOMI PER IL FUTURO: CAIRO AL LAVORO
La macchina del calciomercato si muove veloce, e lo stesso vale per la panchina. Il presidente Cairo ha già avviato i contatti per individuare il profilo giusto a cui affidare il nuovo corso. I primi tre nomi nella lista sono di assoluto livello e portano a:
Marco Baroni, pronto a salutare la Lazio e protagonista di ottime stagioni di rilancio tra Lecce e Verona;
Gennaro Gattuso, profilo carismatico che porterebbe intensità e personalità al gruppo;
Maurizio Sarri, il più esperto tra i tre, per dare finalmente una identità tattica chiara alla squadra.
Tre filosofie diverse, tre idee di calcio, ma un unico obiettivo: riportare entusiasmo e ambizione a Torino.
RIPARTIRE SUBITO
Il tempo stringe e il club granata vuole chiudere il cerchio in tempi rapidi. Dopo le ultime stagioni vissute tra alti e bassi, il Torino vuole tornare a competere stabilmente nella parte sinistra della classifica, con un progetto tecnico che valorizzi i giovani ma che dia anche certezze immediate. Il nuovo allenatore dovrà plasmare una rosa con molti elementi di valore, ma anche con diverse incognite, tra cessioni eccellenti e possibili nuovi innesti.
