Moise Kean, assoluto protagonista in maglia viola, si è raccontato in una bella intervista rilasciata al New York Times. L’attaccante italiano ha confessato di aver imparato molto dalla Juventus.
Undici gol nelle prime 14 gare ufficiali con la maglia della Fiorentina, tra cui la tripletta con cui ha steso il Verona nell’ultimo turno di campionato. In pochi immaginavano che Moise Kean potesse avere un impatto così devastante in questa sua nuova avventura, specialmente dopo il rendimento deludente dello scorso anno (zero gol in 20 partite con la Juve).
Invece ora Kean è l’uomo del momento e possono goderselo la Fiorentina e Raffaele Palladino, che spera di poterlo avere sempre così esplosivo anche per il prosieguo della stagione.
Kean non dimentica la Juve: “E’ stato un sogno”
L’attaccante italiano non dimentica però di aver imparato tanto dai suoi anni alla Juventus. In particolare c’è un aspetto che ha appreso in bianconero e che lo ha aiutato a diventare un giocatore sempre forte. In un’intervista rilasciata al New York Times, dove ha ripercorso le tappe della sua carriera, Kean ha detto che la Juve lo ha preso dalla strada e gli ha insegnato “molta disciplina“.
“Ho lasciato casa presto e loro erano più di una famiglia per me. Mi hanno buttato in prima squadra a 16 anni ed è stato un sogno“, le parole di Kean. Ora però il presente dice Fiorentina: il 24enne vercellese – convocato da Spalletti in Nazionale per le gare contro Belgio e Francia – vuole continuare a stupire.