Muri invalicabili e porta blindata: la ricetta Champions della Lazio che fa della difesa la sua fortissima arma per volare nel torneo più ambito.
La Lazio è ad un passo dal ritorno in Champions League. A spingere i biancocelesti verso la vetta è la solidità difensiva, marchio di fabbrica della squadra di Maurizio Sarri in questa stagione. L’ultima immagine dei capitolini nella massima competizione europea risale a oltre 2 anni fa, il roboante 6-2 subito dal Bayern Monaco agli ottavi. Da allora la Lazio ha compiuto passi da gigante e ora è pronta a tornare dove conta.
Il successo sull’Udinese, firmato dal solito Immobile su rigore, certifica le ambizioni della Lazio. La qualificazione Champions potrebbe essere addirittura automatica, in caso di penalizzazione della Juventus da parte della Corte Federale d’Appello. I numeri difensivi dei biancocelesti sono impressionanti: 20 clean sheet in campionato, quarta squadra nell’era dei 3 punti a riuscirci. Provedel è a -1 dal record di Silvano Martina, portiere laziale che nel 1987/88 chiuse 21 gare senza subire reti in B.
Fondamenta solide, dunque, per un progetto che vuole tornare protagonista anche in Europa. La Lazio ha trovato la sua dimensione grazie al lavoro di Sarri, che ha plasmato la squadra valorizzandone pregi e annullandone difetti. Una difesa di ferro e le giocate di Immobile, in una stagione non semplice, hanno permesso alla Lazio di coltivare il sogno Champions sino a poterlo presto coronare.
Dopo anni di alti e bassi, i biancocelesti hanno compiuto il definitivo salto di qualità. Merito di società, allenatore e gruppo, capaci di superare ogni difficoltà e diventare grandi. Ora l’Europa che conta aspetta di nuovo la Lazio, pronta a tornare dove le compete per blasone e tradizione. Una Champions conquistata coi sacrifici, col lavoro e con quella solidità che ormai è il marchio di fabbrica di una Lazio formato Europa. Il futuro è ora, il domani è arrivato: riecco la Lazio tra le grandi d’Europa.