Shock nel mondo degli sport estremi: Felix Baumgartner, leggenda del base jumping e protagonista del celebre lancio dalla stratosfera nel 2012, è morto a Porto Sant’Elpidio durante un volo in parapendio. Aveva 56 anni. A nulla sono valsi i soccorsi: l’atleta era già in arresto cardiaco. Il mondo piange un uomo che ha riscritto le leggi della gravità.
Una notizia che scuote profondamente il mondo degli sport estremi: Felix Baumgartner, uno dei più grandi base jumper e paracadutisti della storia, è morto oggi a Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo, mentre era in volo con un parapendio. Colto da un malore improvviso, è precipitato all’interno di una piscina di una struttura ricettiva locale. Inutili i tentativi di soccorso: l’austriaco era già deceduto prima dell’impatto. Aveva 56 anni.
UNA FINE IMPROVVISA PER UNA LEGGENDA DEL CIELO
Felix si trovava in vacanza nelle Marche, come confermato da alcuni suoi recenti post su Instagram, e stava praticando l’attività che più di tutte ha segnato la sua esistenza: volare. L’ultimo volo, però, si è trasformato in tragedia. Durante la caduta ha colpito anche una giovane donna presente nella piscina, rimasta ferita, ma fortunatamente non in pericolo di vita.
DALLA MANICA ALLA STRATOSFERA: IMPRESE DA BRIVIDI
Il suo nome è indelebilmente legato a imprese che hanno fatto la storia. Dalla traversata del Canale della Manica in caduta libera nel 2003 – preparata per oltre tre anni – ai salti mozzafiato dalle Petronas Tower in Malesia e dal Millau Bridge in Francia. Ma è l’impresa del 9 ottobre 2012 ad averlo consegnato alla leggenda.
Quella mattina, sostenuto dal progetto Red Bull Stratos, Felix si lanciò dalla stratosfera a un’altitudine di 39mila metri, raggiungendo la velocità supersonica di 1137 km/h, diventando il primo uomo a superare il muro del suono in caduta libera senza l’ausilio di un aereo. Un momento storico, trasmesso in diretta mondiale, che incollò allo schermo milioni di persone.
“FELIX STA NELL’ARIA COME UN PESCE STA NELL’ACQUA”
La sua vita è stata tutta un salto nel vuoto. Aveva iniziato a 16 anni, con un’audacia e un controllo del rischio che lo hanno portato a dominare uno degli sport più pericolosi al mondo. I suoi collaboratori dicevano spesso: “Felix sta nell’aria come un pesce sta nell’acqua”. Una frase che oggi suona come un epitaffio poetico.
UN LUTTO MONDIALE PER LO SPORT ESTREMO
Con la scomparsa di Felix Baumgartner, il mondo perde un pioniere del volo, un uomo che ha sfidato le leggi della fisica e ha ispirato migliaia di giovani atleti a seguire i propri sogni, anche quando sembrano impossibili. La sua carriera resterà scolpita nella memoria collettiva come un esempio di coraggio, visione e passione.
🕊 Addio Felix, ora il cielo è davvero il tuo posto naturale.