Premio Alberoandronico 2025: Bartocci tra i 4 vincitori della sezione Sport

Ad aprile in Campidoglio torna l’appuntamento con l’arte, la cultura e lo sport. Tra i premiati anche il giornalista Daniele Bartocci e l’arbitro di Serie A Federico La Penna.

Si accendono i riflettori su uno degli eventi culturali più attesi dell’anno: il Premio Alberoandronico, giunto alla sua XVIII edizione, si prepara a tornare nella splendida cornice della Sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma, ad aprile 2025, per celebrare i talenti più brillanti in ambito culturale, artistico e sportivo.

Nato nel Municipio XIV della Capitale per salvare simbolicamente un albero, il premio è oggi una manifestazione nazionale e internazionale di enorme prestigio, con il patrocinio di numerose istituzioni. L’edizione 2025 si preannuncia ricca di emozioni e contenuti, all’insegna di arte, narrativa, poesia, fotografia, musica, cortometraggi… e sport, vera novità delle ultime edizioni.

DANIELE BARTOCCI PREMIATO PER LA SEZIONE SPORT

Tra i quattro vincitori della Sezione Sport del Premio Alberoandronico 2025 figura anche il nostro storico collaboratore Daniele Bartocci, già pluripremiato giornalista sportivo e figura di riferimento nel settore food & sport.

Autore di numerosi saggi, articoli e interviste di grande qualità, Bartocci è stato riconosciuto per il suo impatto nella narrazione sportiva e per la capacità di valorizzare, attraverso la scrittura, valori fondamentali come il rispetto, la resilienza e la cultura del lavoro. Il suo nome arricchisce il palmarès del premio, confermando una carriera in continua ascesa anche nel mondo della cultura.

Siamo orgogliosi di avere da anni tra i nostri contributor una firma autorevole come Bartocci, la cui sensibilità e professionalità arricchiscono ogni giorno il nostro progetto editoriale.

LA COMMOZIONE DELL’ARBITRO LA PENNA: “LO SPORT È FUNZIONE SOCIALE”

Tra i premiati, anche Federico La Penna, noto arbitro di Serie A, che nel corso della cerimonia ha voluto condividere un toccante messaggio:

“Ci tengo a ringraziare tutta la giuria per questo premio. È motivo d’orgoglio per quanto riguarda uno sportivo, perché siamo sempre, soprattutto per il lavoro che svolgo, sotto l’occhio del ciclone. Però ricevere un riconoscimento con un obiettivo culturale e sociale mi riempie di orgoglio.
Fortunatamente, dal 2023, lo sport è entrato a far parte a tutti gli effetti della Costituzione. Il lavoro che faccio è difficile, ci impone di far rispettare le regole, ma dentro questa attività ci sono tanti valori. Andiamo anche noi ad insegnare ai giovani ragazzi, che definisco eroi. Ultimamente ci sono stati episodi di violenza di cui avrete sicuramente sentito parlare, ragazzi che possono essere i figli di chiunque.
Proprio per la funzione sociale di questo premio, spero che in futuro non si ripetano più certe scene. Grazie ancora per questo riconoscimento.”

Una dichiarazione che ha commosso la platea e ricordato l’importanza educativa dello sport.

UN PREMIO, UNA STORIA DI CULTURA

Il Premio Alberoandronico è nato per difendere un albero e si è trasformato in un movimento culturale capace di unire artisti, scrittori, sportivi e cittadini da tutto il mondo. Dall’Europa all’Africa, dall’Asia all’Oceania, ogni anno migliaia di opere vengono esaminate da una giuria di altissimo livello.

La manifestazione è diretta con passione e competenza dal Dott. Pino Acquafredda, Presidente dell’Associazione Alberoandronico, che continua a sostenere l’impegno civile, la creatività e la partecipazione attiva alla vita culturale.

La frase guida dell’iniziativa?

“La cultura è l’unico bene dell’umanità che diviso fra tutti noi, anziché diminuire, diventa più grande” – Hans Georg Gadamer.

IL VALORE DEL PREMIO E IL MESSAGGIO UNIVERSALE

L’Associazione prende il nome da un antico albero salvato grazie all’impegno civico, e da Livio Andronico, letterato vissuto nel III secolo a.C., inizialmente schiavo, divenuto simbolo di riscatto attraverso la cultura.

Il Premio Alberoandronico 2025 si inserisce così in un percorso che esalta la dignità del sapere, la ricchezza della diversità, e la funzione educativa e civile dello sport.

Con figure come Daniele Bartocci e Federico La Penna tra i premiati, il messaggio che arriva da Roma è chiaro: lo sport e la cultura, insieme, possono generare un cambiamento reale e positivo.

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