Contro la Moldavia (ore 20:45) Luciano Spalletti guida l’Italia per l’ultima volta. Serve una vittoria larga per la differenza reti: in campo Ranieri, confermati Retegui e Raspadori.
È finita ancor prima di cominciare davvero. Luciano Spalletti, già sollevato dall’incarico dopo il tonfo con la Norvegia, guiderà questa sera per l’ultima volta l’Italia. A Oslo è arrivato un sonoro 3-0 che ha incrinato definitivamente la fiducia della FIGC. Contro la Moldavia, fanalino di coda del girone, gli Azzurri sono chiamati non solo a vincere, ma a farlo con ampio margine per migliorare la differenza reti e non compromettere la qualificazione ai Mondiali 2026.
CINQUE CAMBI E UNA CONFERMA: SPALLETTI SALUTA CON CORAGGIO
Luciano Spalletti non si nasconde, nemmeno all’addio: nella sua ultima da commissario tecnico potrebbe affidarsi a ben cinque volti nuovi rispetto al ko contro la Norvegia. Confermato solo il tandem offensivo composto da Mateo Retegui e Giacomo Raspadori, coppia che ha mostrato intesa nonostante le difficoltà del match di esordio.
Le novità principali arrivano dalla difesa: accanto al giovane Coppola, titolare anche stasera, spazio a Di Lorenzo e al possibile esordio di Luca Ranieri, leader della Fiorentina e – ironia del destino – omonimo di Claudio, favorito per la successione di Spalletti in panchina.
Sulle corsie spazio alla freschezza e al dinamismo di Cambiaso e Dimarco, mentre in mediana ci sarà Samuele Ricci in regia, con Tonali e Frattesi pronti ad agire da incursori.
PROBABILI FORMAZIONI: ECCO LE SCELTE
ITALIA (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Coppola, Ranieri; Cambiaso, Frattesi, Ricci, Tonali, Dimarco; Retegui, Raspadori.
Ct: Spalletti
MOLDAVIA (4-2-3-1): Kozhukhar; Reabciuk, Baboglo, Craciun, Dumbravanu; Rata, Motpan; Bodisteanu, Caimacov, Postolachi; Nicolaescu.
Ct: Clescenco
Assente per squalifica Cojocaru, la Moldavia si affida in avanti al suo bomber storico Ion Nicolaescu, già 17 reti in Nazionale, supportato da Mihail Caimacov, in crescita nello Slaven Belupo. Da Torino arriva anche Sergiu Perciun, che torna in Italia dopo l’esordio contro la Polonia e potrebbe partire dal 1’.
VIETATO SBAGLIARE: OBIETTIVO DIFFERENZA RETI
Una vittoria larga è l’unica via per restare in scia della Norvegia e tenere viva la speranza qualificazione. Spalletti vuole chiudere a testa alta, lasciando un gruppo giovane e competitivo, ma serve una prestazione convincente e, soprattutto, un risultato ampio. Per il prossimo CT – Ranieri in pole – l’asticella sarà alta sin da subito.