Brutte notizie per i Golden State Warriors: Steph Curry ha riportato uno stiramento alla coscia sinistra durante gara-1 contro Minnesota e salterà almeno una settimana. Il suo possibile rientro è previsto solo per una eventuale gara-5, ma intanto la squadra di Steve Kerr dovrà sopravvivere senza il suo leader.
Il sorriso che ha accompagnato la vittoria esterna dei Golden State Warriors in gara-1 contro i Minnesota Timberwolves si è trasformato in preoccupazione nel giro di poche ore. A destare allarme è l’infortunio muscolare occorso a Steph Curry, costretto a uscire zoppicante nel secondo quarto e mai più rientrato in campo.
GLI ESAMI CONFERMANO LO STIRAMENTO
Le prime sensazioni non erano buone, e i controlli medici non hanno fatto altro che confermare i timori: per Curry si tratta di uno stiramento di primo grado alla coscia sinistra, un infortunio che comporterà uno stop di almeno sette giorni. Di fatto, questo significa che Curry potrebbe essere disponibile solo per l’eventuale gara-5, in programma mercoledì prossimo.
WARRIORS SENZA IL LORO FARO
Una notizia che cambia profondamente il volto della serie. Golden State ha sì vinto la prima partita, ma ha perso la sua stella. Il coach Steve Kerr dovrà reinventare l’attacco senza il suo faro offensivo, affidandosi all’esperienza di Klay Thompson, all’estro di Draymond Green e all’esplosività di Jordan Poole per provare a contenere l’urto dei Timberwolves, apparsi comunque agguerriti nonostante il ko.
GARA-2 DECISIVA, MA SENZA CURRY SARÀ DURA
La prossima sfida, in programma nella notte tra giovedì e venerdì, si preannuncia già fondamentale. Un successo di Minnesota riaprirebbe completamente la serie e, con un Curry non al 100%, l’equilibrio potrebbe pendere in favore di Towns, Edwards e compagni. In casa Warriors si spera in un recupero lampo del numero 30, ma la priorità rimane evitare ricadute e gestire al meglio il suo ritorno.