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OKC torna alle Finals dopo 13 anni: Gilgeous-Alexander guida una nuova dinastia

Dai sogni infranti del 2012 alla nuova era dei Thunder: Shai Gilgeous-Alexander, Jalen Williams e Chet Holmgren spingono Oklahoma City alle Finals NBA con un netto 4-1 contro Minnesota. E ora l’obiettivo è uno solo: il titolo.

L’ultima volta che i Thunder avevano messo piede alle Finals NBA era il 2012, quando un giovanissimo trio composto da Kevin Durant, Russell Westbrook e James Harden si affacciava sul grande palcoscenico della pallacanestro mondiale. Quella corsa si interruppe contro i Miami Heat dei Big Three, ma in molti erano pronti a scommettere su una dinastia pronta a nascere a Oklahoma City. La storia prese invece una piega diversa, segnata da addii, scambi e ricostruzioni. Tredici anni dopo, è rinata una nuova speranza.

Con il secco 4-1 inflitto ai Minnesota Timberwolves nella finale della Western Conference, i Thunder tornano in vetta all’Ovest. E questa volta l’ambizione è chiara: vincere. Il nuovo terzetto delle meraviglie, composto da Shai Gilgeous-Alexander, Jalen Williams e Chet Holmgren, ha già fatto sognare la città. E adesso vuole prendersi tutto.

DOMINIO IN GARA-5: THUNDER SCHIANTANO MINNESOTA 124-94

Al Paycom Center, gara-5 è stato un monologo dei Thunder. Dopo una breve illusione firmata da Julius Randle con la tripla del 3-0 iniziale, Oklahoma City ha blindato la difesa e chiuso il primo quarto con un clamoroso 26-9. Da lì, non c’è mai stata partita. La squadra di coach Mark Daigneault ha controllato ritmo, intensità e punteggio fino al 124-94 finale.

Shai Gilgeous-Alexander è stato ancora una volta l’MVP assoluto: 34 punti in meno di 34 minuti, 8 assist, 6 rimbalzi e 2 recuperi. Inarrestabile. Accanto a lui, solido Chet Holmgren (21 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate) e uno Jalen Williams completo e decisivo (19 punti, 8 rimbalzi e 5 assist). L’intesa dei nuovi Big Three sembra già affiatata come se giocassero insieme da anni.

EDWARDS SPENTO, MINNESOTA SI ARRENDE

Per i Timberwolves, invece, è notte fonda. Anthony Edwards, da cui ci si aspettava il tutto per tutto, è andato a sbattere contro la difesa dei Thunder e, in particolare, contro Lu Dort. Il suo 7/18 dal campo e 1/7 da tre punti per 19 totali raccontano l’ennesima gara sotto tono. Randle è stato il migliore dei suoi con 24 punti, ma il suo contributo è arrivato quando la partita era già segnata. McDaniels (2/13), Gobert (2 punti, 5 rimbalzi), e la panchina in generale, non sono riusciti a dare una svolta. I Timberwolves escono per il secondo anno consecutivo alle finali di Conference.

ORA LA STORIA PUÒ CAMBIARE

Nel 2012, Oklahoma City era giovane, brillante, ma inesperta. Oggi ha imparato. Ha un’identità precisa, un roster profondo e un leader come SGA che gioca come un veterano. Sam Presti, ancora una volta, ha costruito una macchina perfetta. I Thunder sono la prima squadra qualificata per le NBA Finals 2025. Dall’altra parte, i Pacers sono a un passo dal completare la loro impresa.

Oklahoma City è pronta. E questa volta non per partecipare, ma per vincere.

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