Julius Randle da record, Edwards spaventa i T’Wolves ma rientra. Senza Curry, Golden State crolla sotto i colpi dei padroni di casa e Draymond Green sfiora l’espulsione.
I Minnesota Timberwolves reagiscono con forza dopo la sconfitta in gara-1 e pareggiano la serie contro i Golden State Warriors in una gara-2 senza storia. Sin dalla palla a due, i padroni di casa impongono il loro ritmo con un devastante parziale di 13-0 che costringe coach Kerr a pescare l’intera rotazione – ben 14 giocatori schierati nel solo primo tempo, fatto che non accadeva nei playoff NBA dal 1998. Ma non basta: Golden State crolla 117-93 e ora la serie torna a San Francisco sull’1-1.
MINNESOTA SEMPRE AVANTI: RANDLE ISPIRA, EDWARDS SPAVENTA
Minnesota non è mai andata in svantaggio in tutta la partita. Dopo il 13-0 iniziale, i Timberwolves hanno toccato anche il +22 nel primo tempo. Nonostante un accenno di rimonta dei Warriors nel terzo quarto, che li ha visti tornare fino al -7, i T’Wolves hanno risposto con un’altra accelerata letale, chiudendo il match con un +24 finale e dominando in ogni zona del campo.
Sugli scudi Julius Randle, che sfodera una prova da 24 punti, 7 rimbalzi e 11 assist, il suo massimo in carriera ai playoff. Accanto a lui, solidi contributi da Nickeil Alexander-Walker (20 punti) e dalle triple pesanti di DiVincenzo e Naz Reid dalla panchina. Ma a far tremare il Target Center è stato Anthony Edwards, uscito nel secondo quarto per una distorsione alla caviglia sinistra. Fortunatamente, la sua grinta lo riporta in campo nel secondo tempo, chiudendo con 20 punti, 9 rimbalzi e 5 assist in 34 minuti.
CURRY OUT, WARRIORS IN AFFANNO: SOLO KUMINGA BRILLA
La situazione in casa Golden State è ben più complicata. Steph Curry, alle prese con uno stiramento, resta ai box per l’intera partita. L’attacco ne risente e Jimmy Butler (17 punti) e Buddy Hield (15) non riescono a incidere. L’unica nota positiva arriva da Jonathan Kuminga, autore di 18 punti con 8/11 dal campo, e da Trayce Jackson Davis (15).
Coach Steve Kerr le prova tutte, schierando tutti i 14 giocatori a referto già nel primo tempo, ma la squadra tira con appena il 39% dal campo e perde 17 palloni. A rendere la serata ancora più amara, arriva il quinto fallo tecnico dei playoff per Draymond Green, a soli due episodi dalla sospensione automatica: un colpo al volto a Naz Reid gli costa il tecnico e un’altra sfuriata con l’arbitro Tony Brothers rischia di costargli anche il secondo.
IL TABELLONE ORA SI SPOSTA A SAN FRANCISCO
Con la serie in parità sull’1-1, la battaglia tra Minnesota e Golden State si sposta ora al Chase Center per gara-3, in programma nella notte tra sabato e domenica alle 2:30 italiane. I T’Wolves ritrovano fiducia e il fattore campo, ma gli occhi di tutti sono puntati su Steph Curry, il cui recupero potrebbe cambiare nuovamente gli equilibri della serie.
La Notizia Sportiva – Il web magazine sportivo Web Magazine sportivo
