Una tripla prestazione da urlo, firmata Gilgeous-Alexander, Jalen Williams e Holmgren, regala a Oklahoma City il punto del 3-1 nella serie. A Minnesota non bastano i 64 punti dalla panchina: deludono ancora Edwards e Randle, e ora la serie rischia di chiudersi in gara-5.
La svolta nella serie arriva con una gara-4 epica, decisa da una prestazione magistrale dei “Big Three” di Oklahoma City. Dopo la figuraccia in gara-3, i Thunder si riscattano con una vittoria che vale oro al Target Center: 128-126 contro Minnesota, e serie ora sul 3-1 con il match point pronto tra le mura di casa in gara-5.
A decidere la sfida sono i 95 punti combinati del terzetto Gilgeous-Alexander – Jalen Williams – Holmgren, protagonisti di una gara sontuosa su entrambi i lati del campo. Minnesota, invece, paga caro le prove sottotono delle sue stelle: Edwards e Randle insieme mettono a segno appena 21 punti, lasciando il peso offensivo alla panchina, che risponde con 64 punti… invano.
GILGEOUS-ALEXANDER DA RECORD: 40 PUNTI E DOMINIO DA MVP
Shai Gilgeous-Alexander è l’anima dei Thunder. In gara-4 firma la sua miglior prestazione ai playoff: 40 punti, 10 assist, 9 rimbalzi con 13/30 al tiro e 12/14 ai liberi. Decisivo nel quarto periodo, è sua la zampata finale a spezzare l’equilibrio. Solo altri tre giocatori nella storia della Western Conference Finals avevano firmato almeno 40 punti, 10 assist e 5 rimbalzi in una singola partita.
LA NOTTE DI JALEN WILLIAMS: 34 PUNTI E UN UOMO IN MISSIONE
Jalen “J-Dub” Williams si prende il palcoscenico come co-protagonista di una serata da incorniciare. Chiude con 34 punti, 6/9 da tre e 13/24 al tiro, di cui 14 solo nell’ultimo quarto. Aggiunge 5 assist, 3 rimbalzi e 3 recuperi, sbagliando appena due palloni in tutta la gara. Una maturità da veterano per un giocatore classe 2001.
HOLMGREN COMPLETA IL TRIS: 21 PUNTI, 7 RIMBALZI E 3 STOPPATE
A completare il trio delle meraviglie c’è Chet Holmgren, che continua a far vedere di essere molto più di un rookie. Per lui 21 punti con 9/14 dal campo, 7 rimbalzi, 3 stoppate e tante piccole cose che fanno la differenza. La sua presenza in area, silenziosa ma costante, smorza l’aggressività di Minnesota nel pitturato.
EDWARDS E RANDLE BOCCIATI
Anthony Edwards si conferma troppo incostante per trascinare i Timberwolves: 16 punti con 5/13 dal campo, 1/7 da tre, 6 assist ma anche 5 palle perse. Una prova troppo timida per il leader designato. E peggio fa Julius Randle, che chiude con 5 punti (1/7 al tiro), sbagliando anche tutte le triple tentate. I numeri parlano chiaro: se le due stelle non salgono di livello, per Minnesota sarà notte fonda.
I NUMERI NON BASTANO: MINNESOTA COMANDA LE STATISTICHE, MA PERDE
Minnesota domina quasi ogni voce statistica: percentuale dal campo (51.2%), da tre (43.9%), ai liberi (78.6%), rimbalzi (41-36), assist (30-22), punti da seconde opportunità (30-24), punti in area (46-42). Eppure, perde. La differenza? L’efficienza e il killer instinct del trio di OKC nei momenti decisivi.
ORA MATCH POINT IN GARA-5
Con la serie sul 3-1, Oklahoma City torna alla Paycom Center per gara-5 con il primo match point a disposizione. Per Minnesota sarà dentro o fuori. E per OKC, la porta d’accesso alle Finals potrebbe essere già spalancata.