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Oasis a Cardiff: la reunion che fa tremare il rock britannico

Due serate leggendarie al Principality Stadium con Richard Ashcroft e i Cast: la grande attesa per il ritorno degli Oasis infiamma il Galles e riaccende i sogni del Britpop.

Venerdì 4 e sabato 5 luglio 2025 il rock britannico scrive un nuovo capitolo della sua storia. Gli Oasis tornano sul palco dopo quindici anni e scelgono Cardiff per inaugurare il tour mondiale della tanto attesa reunion. L’atmosfera in città è elettrica: il Principality Stadium è sold out da mesi e accoglierà in due giorni quasi 150.000 spettatori, in una celebrazione che sa di mito e leggenda.

La formazione originale dei fratelli Gallagher – Noel e Liam – sarà affiancata da due nomi simbolo del Britpop: Richard Ashcroft, voce iconica dei Verve, e i Cast, storica band di Liverpool. Una scaletta ricca di emozioni – da Wonderwall a Champagne Supernova – è pronta a travolgere il pubblico gallese e rilanciare una delle band più amate degli anni ’90.

UN EVENTO DAL VALORE STORICO E CULTURALE

La reunion degli Oasis non è solo un ritorno musicale: è un evento globale che ha smosso milioni di fan, generato un impatto economico straordinario e acceso i riflettori su un’intera industria, quella del music business dal vivo, oggi più che mai centrale.

Secondo una stima del Centre for Economics and Business Research (CEBR), i due concerti a Cardiff genereranno un giro d’affari superiore ai 100 milioni di sterline (circa 115 milioni di euro). La sola città di Cardiff beneficerà direttamente di circa 30 milioni di euro, una cifra che evidenzia come eventi di questa portata abbiano un impatto paragonabile a grandi manifestazioni sportive o internazionali.

DOVE FINISCONO I SOLDI?

L’indotto economico si distribuisce su più settori:

  • Turismo e accoglienza: hotel esauriti in città e dintorni, con prezzi delle camere aumentati fino al 300%. Molti fan pernottano anche a Newport e Bristol.

  • Ristorazione: pub, bar, ristoranti e fast food registrano un incremento delle presenze fino al +400% rispetto alla media.

  • Trasporti: voli internazionali, treni e autobus sono sold out. Sei treni straordinari saranno messi a disposizione per ogni serata. Anche Uber e taxi locali prevedono un boom.

  • Merchandising ufficiale e non: magliette, vinili, poster, gadget: lo store ufficiale gira già a pieno regime e nei mercatini vintage si cercano le reliquie del Britpop.

  • Sicurezza e logistica: assunzioni temporanee per steward, addetti al controllo, personale d’accoglienza e operatori turistici.

  • Media & Digital Marketing: la copertura stampa, social e TV genera visibilità e valore pubblicitario milionario. Si parla già di un docu-film prodotto da Netflix o Amazon Prime Video.

UN EFFETTO DOMINO NELL’INDUSTRIA MUSICALE

Il ritorno degli Oasis ha innescato una reazione a catena in tutta l’industria musicale, un vero e proprio effetto domino che sta rivoluzionando numeri, trend e dinamiche di consumo.

Dal giorno dell’annuncio ufficiale del tour – nell’estate 2024 – le piattaforme di streaming hanno registrato un boom senza precedenti: Spotify, Apple Music, Amazon Music e YouTube hanno segnalato un’impennata dello streaming globale del catalogo Oasis pari al +480%. I brani più ascoltati? Oltre agli immancabili “Wonderwall” e “Don’t Look Back in Anger”, stanno vivendo una nuova giovinezza anche gemme come “Slide Away”, “Talk Tonight” e “The Masterplan”, amate da un pubblico di nuova generazione.

ESPLOSIONE SULLE APP: I FAN TORNANO A SCARICARE MUSICA

Anche le app musicali hanno visto un boom nei download e nell’uso quotidiano. Secondo i dati forniti da Sensor Tower e App Annie, l’annuncio della reunion ha causato un +35% di nuovi download dell’app di Spotify solo in UK, con un picco anche nell’utilizzo della funzione playlist collaborativa: molti fan hanno iniziato a costruire le loro setlist da sogno in vista del tour.

Anche Shazam ha visto un aumento delle ricerche legate agli Oasis, segno che una nuova generazione sta scoprendo il gruppo partendo dai social e dalle playlist consigliate dagli algoritmi.

VENDITE FISICHE E VINILI IN RINASCITA

La nostalgia è business: la domanda di vinili e CD degli Oasis è letteralmente esplosa. I negozi di dischi in Regno Unito hanno registrato un incremento tra il +150% e il +300% di vendite settimanali, con il box set di Definitely Maybe esaurito ovunque. Anche piattaforme come Discogs ed eBay sono invase da compravendite di rarità, ristampe, edizioni limitate.

La Sony Music UK, che detiene i diritti del catalogo post-2000 degli Oasis, sta progettando nuove edizioni deluxe e remaster per cavalcare l’onda. Si parla di una ristampa in vinile di Standing on the Shoulder of Giants, album considerato a lungo sottovalutato, ma oggi rivalutato grazie alla sua vena psichedelica.

L’ATTESA PER IL NUOVO ALBUM: UNA BOMBA IN PREPARAZIONE?

Nel mondo musicale circola con sempre più insistenza l’ipotesi di un nuovo album inedito degli Oasis. Anche se non ci sono conferme ufficiali, la registrazione di nuovi brani è plausibile: secondo alcune indiscrezioni raccolte da fonti vicine al management dei Gallagher, durante le prove a Manchester sarebbero stati suonati anche alcuni pezzi mai pubblicati, forse scritti in passato ma mai completati.

Un nuovo album rappresenterebbe un colpo clamoroso per l’industria: un ritorno discografico degli Oasis potrebbe vendere milioni di copie, generare record di pre-save su Spotify, e rilanciare il formato fisico come fenomeno di culto. Il solo annuncio, ipotizzano gli analisti, farebbe schizzare in alto i titoli delle major discografiche coinvolte e scatenerebbe una corsa all’accredito da parte dei principali festival mondiali.

CAST E RICHARD ASHCROFT: DUE STORIE, UN’AMICIZIA ROCK

I Cast, guidati da John Power, sono tra i primi ad aver condiviso il palco con gli Oasis nel leggendario concerto di Knebworth del 1996. Dopo l’album d’esordio All Change e i successi Mother Nature Calls e Magic Hour, tornano oggi sul palco con la stessa energia e una nuova consapevolezza: la storia si ripete, ma con lo stesso spirito rock.

Richard Ashcroft, invece, non ha bisogno di presentazioni. Autore di Bitter Sweet Symphony, ha condiviso con i Gallagher non solo i palchi, ma anche una visione artistica profonda. I suoi testi, tra poesia urbana e malinconia acida, saranno l’introduzione perfetta a quello che molti definiscono già il “concerto biblico” dell’anno.

Ashcroft ha anche annunciato l’uscita del nuovo album Lovin’ You per il 3 ottobre: chissà se proprio a Cardiff ci sarà spazio per qualche anticipazione?

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OASIS E MANCHESTER CITY: UNA FEDE CHE NON TRAMONTA

Dietro ogni riff di chitarra degli Oasis, c’è il battito costante del cuore celeste del Manchester City. Da sempre, Liam e Noel Gallagher sono i volti più noti del tifo Sky Blue, simboli di una passione viscerale che non è mai venuta meno, neanche nei momenti più bui del club. Quando il City arrancava nelle retrovie del calcio inglese, gli Oasis ne indossavano i colori sul palco di Knebworth come sul divano di casa.

Oggi, con i Citizens ai vertici del calcio mondiale, quel legame si è trasformato in una vera fusione culturale tra musica e sport. Liam è spesso in tribuna all’Etihad, mentre Noel – già ospite di trasmissioni ufficiali del club – ha raccontato di scrivere testi ascoltando il rumore dello stadio durante le partite. E chissà che, durante il tour, non spunti qualche dedica speciale al City: perché per i Gallagher, la musica è una fede, ma il Manchester City è religione.

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IL MITO DEGLI OASIS RINASCE

Dal debutto nel 1994 con Definitely Maybe al clamoroso scioglimento del 2009, la parabola degli Oasis è stata intensa e leggendaria. La faida tra Noel e Liam, diventata quasi una soap opera pubblica, ha alimentato negli anni la nostalgia dei fan. Ma ora, tutto questo è alle spalle.

Londra, New York, Sydney, Tokyo: dopo il debutto a Cardiff, il tour toccherà le capitali musicali del mondo, con 19 concerti che promettono di fare la storia. L’attesa è mondiale, i biglietti sono introvabili, l’hype è alle stelle. E in tutto questo, Cardiff diventa l’epicentro del Britpop del 2025.

Per chi c’era nel ‘96, è un ritorno a casa. Per chi ha scoperto gli Oasis negli anni Duemila, è l’occasione di vivere un sogno. Per tutti, è la dimostrazione che certi amori non finiscono mai. Il Britpop non è solo nostalgia, ma ancora oggi un linguaggio attuale, potente, universale.

A proposito di Cristian La Rosa

Cristian La Rosa. Classe ’76, ama il calcio e lo sport in generale. Segue con passione il calcio internazionale e ha collaborato con alcuni web magazine. È il fondatore, ideatore ed editore.