Gara 2 dei playoff si chiude con una netta vittoria dei siciliani: 95-64 il punteggio finale. Dominano Jasaitis e Antonietti, Virtus in difficoltà a rimbalzo e nei pick and roll. Venerdì la cruciale gara 3 al PalaTiziano.
La Virtus GVM Roma 1960 incassa un brutto colpo sul parquet del Palafantozzi di Capo d’Orlando, dove i padroni di casa si impongono con un eloquente 95-64, riportando la serie playoff in parità sull’1-1.
Una gara a senso unico, indirizzata sin dalle prime battute grazie alla serata perfetta al tiro dei siciliani (12/21 da tre punti), trascinati da Jasaitis (20 punti) e Antonietti (19). A far male ai capitolini anche la regia lucida di Barattini (8 assist) e una netta supremazia a rimbalzo (40 a 26), che ha messo in grande difficoltà Radunic e Ancelotti, apparsi sottotono.
Per Roma, l’unico a salvarsi è Alberto Conti, autore di 14 punti. Ora la palla passa a gara 3, in programma venerdì 16 al PalaTiziano alle 20:30, mentre gara 4 si giocherà domenica 18 alle 17, sempre nella Capitale.
PRIMO QUARTO: CAPO D’ORLANDO METTE LA QUINTA
L’avvio è combattuto, con entrambe le squadre che trovano buone percentuali dal campo. Jasaitis e Markovic fanno subito capire di essere in serata, mentre Conti e Radunic rispondono con punti in area. Ma è il lituano ad accendere la scintilla per Capo d’Orlando: a tre minuti dalla fine del quarto è 20-12.
Antonietti piazza un jumper dalla media, poi colpisce ancora in avvicinamento: coach Calvani è costretto al primo timeout sul 29-15, un parziale pesante che chiude il primo quarto con Roma in difficoltà su entrambi i lati del campo.
SECONDO QUARTO: LA VIRTUS ACCORCIA, MA NON BASTA
Nel secondo periodo la Virtus prova a sistemare la difesa e trova risposte da Ancelotti, autore di 4 punti consecutivi. Anche Visintin si iscrive a referto, e i romani accorciano sul 36-29.
Ma Capo d’Orlando non trema: Cecchinato e Barattini colpiscono dall’arco e, nel giro di pochi minuti, i siciliani tornano in controllo con un devastante parziale. Il primo tempo si chiude sul 55-38, con Capo d’Orlando al 70% al tiro e già tre uomini in doppia cifra.
TERZO QUARTO: LA DISTANZA SI FA ABISSALE
Il terzo periodo si apre con le due squadre in bonus dopo soli 4 minuti, ma è ancora Capo d’Orlando a gestire meglio il ritmo. Conti e Visintin provano a riavvicinare i capitolini, ma ogni canestro romano è puntualmente replicato.
Fresno e Antonietti dominano in area, mentre Jasaitis continua a punire con precisione chirurgica. Roma fatica al tiro da tre e non riesce a scardinare la difesa ordinata dei siciliani. Alla sirena del terzo quarto il punteggio dice 77-57: la Virtus è lontana, anche mentalmente.
QUARTO PERIODO: CALA IL SIPARIO
L’ultimo quarto si apre con l’ennesima tripla di Capo d’Orlando, seguita da una risposta di Visintin, ma è solo un fuoco di paglia. I siciliani continuano a segnare da ogni posizione mentre la Virtus si inceppa in attacco, incapace di costruire azioni pulite.
Antonietti firma la tripla che lancia il garbage time con oltre 5 minuti ancora da giocare. Il divario cresce fino al +31, con Roma ormai fuori dai giochi. La gara si chiude sul 95-64, una sconfitta pesante ma che lascia ancora tutto aperto.
TABELLINI
Infodrive Capo d’Orlando:
Cecchinato 13, Antonietti 19, Fresno 12, Barattini 15, Jasaitis 20, Markovic 13, Moltrasio 0, Marini 3, Palermo 0
Virtus GVM Roma 1960:
Valentini 0, Caversazio 5, Rodriguez 5, Siberna 1, Santiangeli 6, Ancelotti 8, Zoffoli 3, Visintin 11, Radunic 11, Conti 14
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO
La serie ora si sposta al PalaTiziano di Roma per gara 3, in programma venerdì 16 maggio alle ore 20:30. Sarà un appuntamento da non fallire per la Virtus, che dovrà reagire sul proprio parquet e riportare l’inerzia dalla sua parte. Gara 4 si giocherà invece domenica 18 alle 17, sempre nella Capitale.
Una cosa è certa: ora non si può più sbagliare.
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