Antonio Conte
Antonio Conte recupera due titolari - Credit Instagram Antonio Conte (Lanotiziasportiva.com)

Conte dopo Lecce-Napoli: “La storia la scrive chi vince, non chi arriva secondo”

Dopo il successo sofferto ma fondamentale a Lecce, Antonio Conte elogia la mentalità del Napoli e sprona i suoi: “Siamo in piena emergenza ma non molliamo. Olivera ha fatto bene da centrale. Lobotka? Spero di recuperarlo. L’obiettivo è uno solo: vincere per lasciare il segno”.

Il Napoli sbanca Lecce con il minimo scarto e mette un altro tassello verso il sogno scudetto. A fine gara, Antonio Conte si presenta ai microfoni con la determinazione di sempre e un messaggio chiaro per l’ambiente: “La storia la scrive chi vince. Se arriviamo secondi, nessuno si ricorderà di noi”.

Una frase netta, perfettamente in linea con il suo stile. Il tecnico azzurro ha elogiato la prova dei suoi, sottolineando le tante difficoltà superate in un momento di piena emergenza.

“Temevo molto questa partita – ha detto Conte – anche per il contesto particolare, la situazione vissuta dal Lecce, che conosco bene. Abbiamo fatto la nostra gara, giocato un grande primo tempo e mandato un segnale forte”.

EMERGENZA TOTALE: “QUESTA SQUADRA STA DANDO TUTTO”

Il Napoli ha dovuto reinventarsi in difesa, con Mathías Olivera schierato da centrale per la prima volta sotto la gestione Conte. Il tecnico si è detto soddisfatto della prova dell’uruguaiano:

“Ha già fatto quel ruolo in nazionale, ma noi giochiamo in modo diverso. È solo da due settimane che ci stiamo lavorando, ma ha risposto alla grande”.

Conte ha poi ricordato l’ampia lista di indisponibili:

“Neres, Buongiorno, Juan Jesus fuori. Ora anche Lobotka si è fermato, speriamo non sia grave. Nonostante tutto, non molliamo. È la dote principale di questo gruppo: restare uniti, crescere e credere nel traguardo”.

“L’ESPERIENZA INSEGNA: GLI SCUDETTI SI VINCONO ALLA FINE”

L’allenatore del Napoli ha anche spiegato il motivo del suo veloce rientro negli spogliatoi al fischio finale:

“Sono andato via per scaricare la tensione, poi ho ringraziato i ragazzi. Questa squadra è cresciuta tantissimo da quella prima partita col Modena in Coppa Italia. Allora passavamo solo ai rigori, oggi siamo lì a giocarci il titolo”.

Infine, il richiamo alla sua esperienza:

“Ho vinto e perso scudetti all’ultima giornata. So bene cosa serve. E lo sto trasmettendo ai miei giocatori: non basta essere bravi, bisogna vincere. Solo così si entra nella storia”.

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