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È morto Jair, leggenda della Grande Inter di Herrera e Moratti

Si è spento Jair da Costa, l’ala destra brasiliana simbolo della Grande Inter di Moratti e Herrera. Con i nerazzurri vinse 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontinentali. 

Il mondo del calcio piange Jair da Costa, l’indimenticabile “Freccia Nera” della Grande Inter. Si è spento all’età di 84 anni, lasciando un vuoto profondo nel cuore dei tifosi nerazzurri e degli appassionati di calcio. Protagonista assoluto negli anni d’oro dell’Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrera, Jair è stato un’ala destra formidabile, capace di incantare con la sua velocità, il dribbling fulminante e la capacità di accendersi nei momenti decisivi.

UNA VITA DA CAMPIONE TRA ITALIA E BRASILE

Nato a Santo André il 9 luglio 1940, Jair si trasferì giovanissimo a Osasco, iniziando una carriera che lo avrebbe portato rapidamente sotto i riflettori internazionali. Dopo aver vinto il campionato Paulista con il Santos nel 1963, fu l’Inter a credere in lui: il suo arrivo a Milano cambiò il volto della squadra. Con i nerazzurri vinse quattro scudetti (1962-63, 1964-65, 1965-66, 1970-71), due Coppe dei Campioni (1963-64, 1964-65) e due Coppe Intercontinentali (1964, 1965), firmando pagine leggendarie di storia sportiva.

Celebre per il gol decisivo nella finale di Coppa dei Campioni del 1965 contro il Benfica, Jair fu il primo marcatore interista nella storia della massima competizione europea, segnando contro l’Everton. Una carriera che lo vide anche, seppur brevemente, vestire la maglia della Roma nel 1967-68, prima di tornare all’Inter e chiudere il cerchio della sua epopea italiana.

L’UOMO CHE CORREVA PIÙ VELOCE DEL VENTO

Soprannominato “Freccia Nera” per la sua incredibile rapidità, Jair era un maestro nel colpire in contropiede e nel servire i compagni con traversoni letali. Nonostante la sua potenza offensiva, trovò poco spazio nella Nazionale brasiliana, chiuso da una leggenda come Garrincha. Partecipò comunque al Mondiale del 1962, laureandosi Campione del Mondo.

Dopo l’addio all’Inter, Jair tornò in patria e fu anche compagno di Pelé nel Santos, prima di concludere la carriera in Canada.

IL RICORDO DELL’INTER

Attraverso un commosso comunicato ufficiale, il club nerazzurro ha voluto rendere omaggio al suo campione: “É scomparso Jair. Ala destra dal dribbling fenomenale, ha vinto tutto con la Grande Inter. Quattro campionati, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, un posto nell’eternitá di una squadra leggendaria. Il Club si stringe alla sua famiglia in questo momento”.

Oggi il calcio saluta non solo un campione, ma un pezzo di poesia, un simbolo di un’epoca irripetibile in cui la magia danzava sulle fasce di San Siro.

Ciao Jair, continuerai a correre nei ricordi di chi ama davvero il calcio.

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