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Juventus, rivoluzione Elkann: Comolli AD e possibile nuovo presidente

La Juventus si prepara a un nuovo ciclo sotto la guida di Elkann: Damien Comolli sarà il nuovo AD, ma occhio alla presidenza. Possibile ritorno di Del Piero?

La Juventus è pronta a voltare una nuova, ennesima pagina della sua storia recente. Dopo anni vissuti tra transizione tecnica, rivoluzioni dirigenziali e soprattutto profonde scosse giudiziarie, il club bianconero si prepara a cambiare volto ancora una volta, sotto la regia di John Elkann. Ma stavolta il cambio di passo sembra avere contorni chiari e decisi: non solo un semplice restyling, ma un vero e proprio nuovo corso.

COMOLLI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO

Il primo tassello è già stato piazzato. Da novembre, Damien Comolli sarà ufficialmente il nuovo amministratore delegato della Juventus, con pieni poteri gestionali. Non si tratta di una nomina simbolica: l’ex direttore sportivo di Tolosa, Liverpool e Tottenham ha già avuto un ruolo chiave durante l’ultimo mercato estivo, in cui la Juventus ha virato verso un profilo più internazionale e sostenibile.

Comolli, esperto di gestione sportiva e profondo conoscitore del calcio europeo, rappresenta ora il fulcro del nuovo corso juventino. Elkann ha voluto affidare la rinascita del club a una figura competente, autorevole e soprattutto slegata da ogni dinamica del recente passato. Una mossa che punta a riportare credibilità e visione, anche agli occhi dell’Europa.

NUOVO PRESIDENTE? L’IPOTESI DEL PIERO SCALDA I TIFOSI

Ma le novità non si fermano qui. Come riportato oggi dal Corriere dello Sport, la Juventus sta valutando anche un cambio alla presidenza. Gianluca Ferrero, attuale numero uno bianconero, gode ancora della fiducia della proprietà, ma non è escluso che Elkann decida di affidare quel ruolo a un profilo più forte a livello mediatico e internazionale.

Le ipotesi sul tavolo sono diverse: si va da una figura esterna di matrice francese, per dare continuità al legame Exor/Lussemburgo, fino a grandi ex bandiere come Alessandro Del Piero o Michel Platini. Due nomi che scaldano i cuori del tifo bianconero, ma che comporterebbero anche scelte delicate in termini di governance. Attenzione anche all’ipotesi “alla Jean-Claude Blanc”: un profilo tecnico-manageriale di alto livello, ma senza legami con il passato juventino.

CHIELLINI SEMPRE PIÙ CENTRALE, CDA ALLARGATO

Nel frattempo, si preparano anche cambiamenti a livello di consiglio d’amministrazione. L’attuale CDA passerà da 5 a 11 membri, con l’ingresso già deciso di Giorgio Chiellini, destinato a ricoprire un ruolo sempre più centrale nella Juventus del futuro. L’ex capitano bianconero ha completato il proprio percorso formativo dirigenziale e potrebbe essere una figura chiave nel ponte tra campo e scrivania.

OBIETTIVO AUTOSOSTENIBILITÀ DOPO 700 MILIONI

La direzione è chiara: autonomia economica e sostenibilità. John Elkann vuole chiudere con il passato dei grandi debiti e delle plusvalenze sospette. Dopo circa 700 milioni investiti da Exor in 14 anni, la Juventus cerca ora un modello virtuoso, basato su equilibrio tra risultati sportivi e solidità finanziaria.

In questo senso, il bilancio 2024/25 segna un primo passo positivo: dai -199 milioni dello scorso esercizio si scende a un rosso previsto tra i 40 e i 50 milioni, ancora lontano dal pareggio, ma in netta ripresa.

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