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Fonte: profilo X Juventus

Come giocherà la Juventus di Spalletti: due moduli, stesso obiettivo. Tutto ruota attorno a Yildiz

La nuova Juventus di Spalletti prende forma: tra 4-3-3 e 4-2-3-1, Yildiz sarà il fulcro di un attacco rinnovato con David, Vlahovic e Conceição.

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Con l’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus, i tifosi e gli addetti ai lavori si interrogano su come sarà strutturata tatticamente la nuova squadra bianconera. L’ex allenatore del Napoli e della Nazionale porta con sé una filosofia di gioco chiara, basata su tecnica, possesso palla e rotazioni intelligenti. Ma soprattutto, porta un’idea: mettere al centro il talento puro di Kenan Yildiz, nuovo faro dell’attacco juventino.

LE IDEE DI SPALLETTI

Spalletti non è un integralista. Nel corso della sua carriera ha saputo adattarsi, passando con disinvoltura dal 4-2-3-1 (marchio di fabbrica ai tempi della Roma e dell’Inter) al 4-3-3 del Napoli scudettato. In Nazionale ha anche sperimentato la difesa a tre, ma alla Juventus l’orientamento sembra chiaro: linea a quattro in difesa e due possibili modelli da applicare, a seconda dell’avversario e della condizione dei suoi uomini chiave.

La Juve di Spalletti potrebbe dunque svilupparsi lungo due binari tattici:

MODULO 1: IL 4-3-3 MODELLO NAPOLI

Nel primo scenario, il più “classico”, ritroviamo il 4-3-3 ispirato a quello che ha portato il Napoli sul tetto d’Italia. Yildiz partirebbe nominalmente da sinistra, ma con la libertà di accentrarsi, lasciando spazio alle sovrapposizioni di Cambiaso. Conceição agirebbe largo a destra, mentre al centro del tridente ci sarebbe alternanza tra David e Vlahovic. A centrocampo, Koopmeiners avrebbe il ruolo di mezzala offensiva, accanto a Locatelli regista e Thuram incursore.

Formazione tipo (opzione David):
JUVENTUS (4-3-3): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Kelly, Cambiaso; Koopmeiners, Locatelli, Thuram; Conceição, David, Yildiz.

Formazione tipo (opzione Vlahovic):
JUVENTUS (4-3-3): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Kelly, Cambiaso; Koopmeiners, Locatelli, Thuram; Conceição, Vlahovic, Yildiz.

MODULO 2: IL 4-2-3-1 INTORNO A YILDIZ

L’altra idea tattica, più “europea”, ruoterebbe proprio attorno al talento turco, schierato trequartista centrale con ampia libertà di inventare. In questo caso, si passa al 4-2-3-1, con Locatelli e Thuram davanti alla difesa a garantire equilibrio. Ai lati di Yildiz, Conceição e McKennie agiscono da esterni offensivi, mentre in attacco resta l’alternanza David/Vlahovic.

Formazione tipo (opzione David):
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Kelly, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceição, Yildiz, McKennie; David.

Formazione tipo (opzione Vlahovic):
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Kelly, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceição, Yildiz, McKennie; Vlahovic.

ROTAZIONI E DOPPIA IDENTITÀ

Spalletti potrebbe anche optare per una doppia “Juve tipo”, alternando gli uomini in base alla competizione (Serie A o Champions) e alle caratteristiche dell’avversario. Alcuni elementi sembrano però imprescindibili: Di Gregorio in porta, Cambiaso a sinistra, Locatelli davanti alla difesa e, ovviamente, Yildiz tra le linee. Su Vlahovic pesa ancora l’incognita del futuro contrattuale, ma Spalletti ha già fatto capire di volere concorrenza sana e motivazione. David, dal canto suo, offre mobilità e fiuto del gol.

IL FULCRO: YILDIZ

Il filo conduttore è chiaro: tutto ruota attorno a Yildiz. Il talento turco è il centro del progetto, il riferimento tecnico attorno a cui costruire una nuova Juventus offensiva, imprevedibile e ambiziosa. Dopo gli esperimenti e le incertezze, la nuova era Spalletti è pronta a cominciare.

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