Il centrocampista scozzese ha già messo a segno 11 reti in Serie A, molti dei quali decisivi: è lui il vero terminale offensivo del Napoli, nonostante non giochi in attacco. Conte gli ha costruito attorno un sistema su misura.
Scott McTominay è diventato, a sorpresa, il protagonista assoluto del Napoli di Antonio Conte. Nonostante il suo ruolo naturale sia quello di centrocampista, l’ex Manchester United ha già realizzato 11 gol in campionato, trasformandosi di fatto nel miglior marcatore della squadra. Un dato che racconta non solo la sua eccezionale stagione, ma anche la perfetta integrazione in un sistema tattico pensato per esaltare i suoi inserimenti.
Nelle ultime tre giornate, McTominay ha deciso le sfide contro Empoli, Monza e Torino, segnando due doppiette e un gol da tre punti. Ben sette delle sue reti sono servite per sbloccare le partite: una statistica che evidenzia quanto il suo apporto sia stato decisivo.
IL SISTEMA CONTE: POCHI FRONZOLI, TANTI INSERIMENTI
Conte, mai banale, ha disegnato un Napoli solido ma verticale, dove la creatività è limitata, ma l’efficacia massima. Dopo l’addio di Kvaratskhelia e i frequenti infortuni di David Neres, l’allenatore ha dovuto cercare nuove soluzioni offensive: McTominay si è rivelato il perfetto interprete del ruolo di centrocampista incursore, supportato da un Lukaku sempre più regista offensivo.
LUKAKU REGISTA OFFENSIVO, MCTOMINAY BOMBER
Il lavoro di Lukaku è fondamentale: con 10 assist all’attivo, il belga si abbassa per attrarre difensori e aprire spazi. Spazi che McTominay attacca con forza e tempismo, diventando quasi un centravanti aggiunto. Accanto a lui, anche Anguissa ha beneficiato del sistema, con 6 gol all’attivo.
Contro il Torino, Conte ha schierato esterni duttili come Politano e Spinazzola, meno inclini al gol ma perfetti per supportare il gioco corale. Il risultato? McTominay che entra in area con costanza, si fa trovare pronto e segna.
DALL’INGHILTERRA A NAPOLI: LA TRASFORMAZIONE
Arrivato per 30 milioni di euro dopo una vita al Manchester United, McTominay si è trasformato: in Premier League aveva segnato 19 gol in 178 presenze; in Serie A è già a quota 11 in appena 30 partite. Una media da attaccante puro.
Merito anche della sua preparazione fisica impressionante: 1,93 metri per quasi 90 chili, un mix di potenza e resistenza difficile da contenere per i difensori italiani. E se aggiungiamo la sua capacità di colpire di testa, calciare con entrambi i piedi e il carisma che trasmette, il quadro è completo: McTominay è il leader tecnico ed emotivo del Napoli.
UN SIMBOLO DELL’ANIMA DI CONTE
In lui si rispecchia l’atteggiamento combattivo e disciplinato voluto da Conte: corsa, agonismo, sacrificio e gol. Già decisivo all’andata contro l’Inter, oggi lo scozzese rappresenta molto più di una semplice sorpresa: è il simbolo di un Napoli che, a modo suo, vuole prendersi lo scudetto.