Zlatan Ibrahimovic
Milan, rivoluzione dopo il ko di Bergamo: Ibrahimovic lo ha fatto fuori - Credit Instagram Zlatan Ibrahimovic (Lanotiziasportiva.com)

Milan, fuori da tutto: com’è crollato il sogno europeo in cinque giorni

Settimana da incubo per il Diavolo: fuori dalla Champions, eliminato in finale di Coppa Italia, Under 23 retrocessa in Serie D. Dopo la sconfitta con la Roma, il Milan è aritmeticamente fuori dall’Europa per demeriti sportivi: non succedeva dal 2016.

La stagione 2024/25 del Milan si chiude nel modo più drammatico possibile. Dopo la sconfitta per 3-1 contro la Roma all’Olimpico, i rossoneri sono ufficialmente fuori dalle competizioni europee per la prossima stagione. Una caduta verticale che non trova appigli, e che fa sprofondare un’intera annata nell’oblio. L’ultima giornata contro il Monza sarà infatti inutile ai fini della classifica.

Per il Milan si tratta della prima esclusione dalle Coppe per motivi sportivi dal 2016/17, quando la squadra, allora allenata da Vincenzo Montella, si qualificò solo per il terzo turno preliminare di Europa League chiudendo il campionato al sesto posto. Diverso il caso del 2019/20, quando fu l’UEFA a escludere il club per violazione delle norme sul Fair Play Finanziario.

UNA SETTIMANA DA INCUBO: FINALE PERSA, RETROCESSIONE E CROLLO FINALE

Cinque giorni. Tanto è bastato per trasformare la stagione del Milan da mediocre a fallimentare.

  • Mercoledì: sconfitta nella finale di Coppa Italia contro il Bologna.

  • Sabato: l’Under 23 rossonera retrocede in Serie D al termine del playout perso con la SPAL.

  • Domenica: la Roma batte 3-1 il Diavolo, condannandolo fuori da tutte le Coppe europee.

Una sequenza devastante che apre interrogativi enormi sul futuro di una società che, solo pochi mesi fa, sognava traguardi ambiziosi con un progetto giovane, internazionale e apparentemente strutturato.

LE PAROLE, LA REAZIONE E L’AMAREZZA

Non è bastato nemmeno l’ingresso di Leao a risollevare una partita che, dopo il momentaneo pareggio, è nuovamente sfuggita di mano. Tra scelte discutibili, prestazioni insufficienti e tensioni interne, il Milan si è spento nel momento decisivo.

Nel frattempo, il presidente Scaroni ha risposto alle critiche di Zvonimir Boban con parole taglienti: “Non capisco di calcio? Parla di se stesso”. Un botta e risposta che fotografa un ambiente spaccato, dove le responsabilità si intrecciano tra campo e scrivania.

I NUMERI DEL FALLIMENTO

  1. Fuori dalle Coppe europee per demeriti sportivi: non accadeva dalla stagione 2016/17
  2. Terza stagione consecutiva con cambio in panchina: da Pioli, Fonseca a Conceiçao, in attesa di conferme per il futuro
  3. Under 23 retrocessa in Serie D, dopo una stagione iniziata tra le grandi aspettative
  4. Finale di Coppa Italia persa contro il Bologna, vanificando l’ultima chance per salvare la stagione

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