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Fonte: profilo Instagram Napoli

Napoli campione d’Italia 2024/25: il quarto Scudetto è realtà!

Il Napoli conquista il suo quarto Scudetto battendo 2-0 il Cagliari all’ultima giornata, al termine di un emozionante testa a testa con l’Inter. Decisivi McTominay e Lukaku. Antonio Conte entra nella storia vincendo il campionato con tre squadre diverse. 

Il Napoli è campione d’Italia 2024/25, e lo è al termine di una delle corse Scudetto più avvincenti degli ultimi anni. Dopo un testa a testa entusiasmante con l’Inter, il verdetto arriva all’ultima giornata. Gli azzurri battono 2-0 il Cagliari al Maradona grazie ai gol di McTominay e Lukaku, rendendo inutile il contemporaneo successo nerazzurro a Como.

È il quarto titolo della storia del club partenopeo, dopo quelli del 1987, 1990 e 2023. Ed è anche lo Scudetto di Antonio Conte, che entra nella leggenda come primo allenatore a vincere la Serie A con tre squadre diverse: Juventus, Inter e ora Napoli.

MCCOMINAY E LUKAKU, L’ULTIMO SIGILLO

Il match decisivo contro il Cagliari non è mai stato in discussione. Il Napoli parte fortissimo: 15 tiri solo nel primo tempo, con Sherri super a tenere in piedi i sardi. Ma al 42’ arriva l’inevitabile vantaggio: girata volante di McTominay su cross da sinistra, imparabile.

Nella ripresa, con il Cagliari tutto sbilanciato, il Napoli colpisce ancora: Lukaku parte da metà campo, salta Adopo con una sterzata secca e batte Sherri, siglando il gol del definitivo 2-0. Il Maradona esplode, la curva chiama tutti sotto per ballare, mentre al centro del campo viene allestito il palco per la premiazione.

DA UN’ESTATE TURBOLENTA AL TRIONFO

Il trionfo del Napoli è tanto bello quanto inaspettato, specie se si guarda alla scorsa stagione, conclusa con un decimo posto e l’addio di Osimhen e Kvaratskhelia. Conte è arrivato in estate con la missione di ristrutturare e rigenerare, e lo ha fatto.

Dopo l’avvio shock a Verona (3-0 contro), sono arrivate otto vittorie e un pari nelle successive nove partite. La squadra ha trovato rapidamente compattezza grazie a un’organizzazione difensiva ferrea: solo 27 gol subiti in 38 gare, il miglior dato del campionato.

UNA CORSA A OSTACOLI TRASFORMATA IN GLORIA

A differenza dello Scudetto targato Luciano Spalletti, questo è stato molto più battagliato e meno spettacolare. L’Inter ha inseguito fino alla fine e ha chiuso a due punti, ma ha pagato l’impegno europeo e due sconfitte decisive contro Bologna e Roma. Il Napoli, privo di coppe, ha potuto focalizzarsi solo sul campionato, stringendo i denti nei momenti chiave.

Dal crollo di febbraio al pareggio salvifico con l’Inter, fino al rush finale: quattro vittorie consecutive da metà aprile hanno lanciato gli azzurri verso la gloria, grazie anche allo stop della Lazio ai nerazzurri nella penultima giornata.

I PROTAGONISTI: LUKAKU, MCCOMINAY E L’INTENSITÀ DI CONTE

Conte ha costruito il successo su una squadra solida e pragmatica. Lukaku ha chiuso con 14 gol e 10 assist, guidando l’attacco senza strafare ma risultando centrale nel sistema. McTominay è stato la vera sorpresa, con gol pesantissimi da “falso centravanti”.

Accanto a loro, Anguissa è stato preziosissimo (6 gol, 4 assist), così come Rrahmani e Buongiorno in difesa. E poi i “soldati” di Conte: Politano e Spinazzola su tutti, sempre utili e diligenti.

IL QUARTO SCUDETTO E UNA CITTÀ IN FESTA

Il Napoli si cuce sul petto il quarto tricolore, in un campionato che ha visto la prima classificata chiudere con pochi punti come non succedeva dal 2003. Ma il titolo è meritato: la miglior difesa, la squadra più costante, l’allenatore più vincente. E adesso, la festa può davvero iniziare.

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