Claudio Ranieri alla vigilia di Roma-Fiorentina spiazza tutti: “Anche se dovessimo qualificarci per la Champions, lascerò comunque la panchina. Restare sarebbe un errore per la Roma”. Dure critiche sul tema stadi: “In Italia c’è troppa burocrazia, è una vergogna”. E su Dovbyk…
Claudio Ranieri ha parlato chiaro nella conferenza stampa pre Roma-Fiorentina, come riportato da Sky Sport. Il tecnico giallorosso ha ribadito che non resterà alla guida della squadra nemmeno in caso di qualificazione alla prossima Champions League:
“Io amo la mia squadra e i miei colori, ma restare sarebbe un errore per la Roma. Aiuterò il nuovo allenatore in tutto ciò che mi chiederà”.
Parole che sorprendono, ma confermano l’onestà e l’umiltà del tecnico romano, capace di rigenerare una squadra che pochi mesi fa era alla deriva e che oggi è pienamente in corsa per l’Europa che conta.
DOVBYK E KONÉ, TRA PRESENTE E FUTURO
Ranieri ha voluto spendere parole di fiducia per Artem Dovbyk:
“Ci credo ancora. Non è un acquisto sbagliato. Ha fatto progressi notevoli per essere al primo anno, ma può migliorare ancora perché ha i mezzi”.
Sulla crescita della squadra, il tecnico si è soffermato anche su Koné:
“È un giocatore universale, si adatta a più ruoli e gioca in Nazionale con due mediani. Può fare il box to box o agire davanti alla difesa. Sta crescendo bene”.
“ROMA, ORA SERVE SPINGERE”
In vista della partita contro la Fiorentina, Ranieri ha chiesto massima determinazione:
“Stavamo sotto acqua, ora iniziamo a respirare. La pressione ce l’ha chi è in alto da inizio stagione. Noi dobbiamo solo spingere”.
Sull’approccio alla gara:
“Preparo le partite in base alla condizione e all’avversario. Cerco di mettere granelli nell’ingranaggio per portarci alla vittoria”.
Ranieri ha poi elogiato la qualità della Fiorentina, sottolineando che sarà necessaria una “super partita”.
STADI DI PROPRIETÀ: “L’ITALIA È INDIETRO, UNA VERGOGNA”
Non è mancata una stoccata sul tema infrastrutture:
“Si è vinto anche con stadi piccoli, ma serve decoro. Guardate Siviglia. Tutti stanno rinnovando, noi invece siamo lenti e pieni di burocrazia. È una vergogna per il calcio italiano”.
UN’EREDITÀ PESANTE
A quattro giornate dal termine, Ranieri si appresta a concludere la sua terza avventura romanista. Ma a differenza delle altre due, stavolta lascia una Roma rinata e in piena corsa per la Champions. La sua figura resterà centrale, nonostante il ritiro annunciato.
Il futuro è ancora incerto, ma una cosa è chiara: “Re Claudio” resterà per sempre nel cuore dei tifosi giallorossi.