Serie A, cosa cambia per le partite sospese e non iniziate: le nuove regole

La Lega Serie A ha approvato un nuovo regolamento per le partite interrotte o non cominciate: ecco cosa succede in caso di sospensione, rinvio e chi può essere schierato in campo

Cambia il regolamento per le partite interrotte o non disputate in Serie A. Il Consiglio di Lega ha ufficializzato un aggiornamento molto atteso, che interesserà non solo la massima serie maschile – il Campionato Serie A Enilive – ma anche il Primavera 1 per la stagione sportiva 2025/2026. Una riforma importante, che cerca di mettere ordine in un terreno spesso controverso e che ha generato in passato polemiche, interpretazioni ambigue e decisioni non uniformi.

Ma cosa cambia, esattamente? Entriamo nel dettaglio.

PARTITE NON INIZIATE: SI GIOCA IL GIORNO DOPO, SALVO ECCEZIONI

La nuova norma stabilisce che, in caso di gara non iniziata, si debba recuperare il giorno seguente. Il principio è chiaro: limitare al massimo i rinvii prolungati e ripristinare la normalità in tempi brevi. Tuttavia, esistono delle eccezioni importanti:

  • Maltempo o impraticabilità del campo, da accertare dal direttore di gara alla presenza delle due società il giorno successivo;

  • Sosta per le Nazionali, quando le squadre perdono giocatori convocati;

  • Eccessiva vicinanza con una partita ufficiale successiva (meno di due giorni liberi prima o dopo);

  • Decisioni della FIGC o sanzioni disciplinari che rendono impossibile giocare entro 24 ore.

In tutti questi casi, si ricorre a quella che il regolamento definisce “la prima data utile”.

COSA SIGNIFICA “PRIMA DATA UTILE”

Il concetto di “prima data utile” non è lasciato al caso. Viene infatti descritto con precisione nel documento ufficiale della Lega Serie A. Si tratta della prima data libera nel calendario, che rispetti due condizioni fondamentali:

  1. Che entrambe le squadre non abbiano gare nei tre giorni precedenti e successivi;

  2. Che sia rispettato l’International Match Calendar FIFA, ossia le finestre di rilascio obbligatorio per le Nazionali.

Una sorta di “tregua agonistica” che permetta un recupero equo e senza forzature sul piano atletico.

PARTITE INTERROTTE: SI RIPRENDE DAL PUNTO ESATTO

Il nuovo regolamento disciplina anche il caso, molto più frequente, delle gare interrotte per cause indipendenti dalla giustizia sportiva. In questi casi si riprende dal punto esatto della sospensione, con gli stessi minuti da giocare, lo stesso punteggio e la stessa situazione di gioco. Sarà l’arbitro a determinare il momento preciso e la ripresa delle ostilità avverrà con le stesse modalità.

Se però non è possibile giocare il giorno dopo (per motivi simili a quelli già visti: meteo, calendario fitto, sosta FIFA), anche la prosecuzione viene spostata alla prima data utile disponibile.

CHI PUÒ SCENDERE IN CAMPO NEL RECUPERO?

Anche qui, la Lega ha chiarito un tema spinoso: quali calciatori possono partecipare alla ripresa della partita? Le nuove regole sono semplici ma rigide:

Possono essere impiegati:

  • Tutti i giocatori tesserati alla data della sospensione (anche se non erano in distinta);

  • Fino a tre nuovi tesserati, purché non provenienti dalla squadra avversaria;

  • I calciatori squalificati in una partita giocata dopo quella interrotta.

Non possono essere impiegati:

  • I giocatori espulsi o già sostituiti prima dell’interruzione (i cambi restano validi);

  • I calciatori ceduti o svincolati nel frattempo;

  • I giocatori squalificati per quella stessa partita.

Infine, le eventuali sanzioni disciplinari (ammonizioni, espulsioni, proteste, ecc.) non verranno analizzate fino al completamento del match.

UNA RIFORMA ATTESA E CONCRETA

La Lega Serie A fa dunque chiarezza su una tematica spinosa, regolamentando in maniera uniforme gare sospese, rinvii e tesseramenti. Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire correttezza sportiva, rispetto dei calendari e una gestione più razionale degli imprevisti.

Un intervento che, nel tempo, potrebbe diventare anche un modello per le altre leghe europee, in un calcio sempre più esigente e denso di appuntamenti ufficiali.

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