Tonali e Fagioli al centro di un giro da oltre 1,5 milioni di euro. Coinvolti anche Florenzi, Zaniolo, McKennie, Perin e altri giocatori. Arresti domiciliari chiesti per gli organizzatori.
11 aprile 2025 – È di nuovo scandalo nel calcio italiano. Dodici calciatori di Serie A – tra cui alcuni ex volti noti come Nicolò Fagioli e Sandro Tonali – sono stati iscritti nel registro degli indagati per aver preso parte a un giro di scommesse su piattaforme illegali. In tutto, il flusso di denaro finora tracciato supera 1.500.000 euro.
IL MECCANISMO DELLE SCOMMESSE ILLEGALI
Al centro delle indagini della Procura di Milano, coordinate dai PM Roberta Amadeo e Paolo Filippini e condotte dalla Guardia di Finanza, un sistema articolato: i giocatori versavano denaro a una gioielleria milanese, la Elysium, per saldare i propri debiti di gioco mascherati da acquisti di orologi e gioielli di lusso.
Tra gli indagati anche Alessandro Florenzi, Nicolò Zaniolo, Mattia Perin, Weston McKennie, Samuele Ricci, Raoul Bellanova, Angel Di Maria, Leandro Paredes e il tennista Matteo Gigante. Non tutti sono accusati dello stesso reato: alcuni sarebbero stati “meri scommettitori”, mentre Tonali e Fagioli avrebbero svolto il ruolo di “collettori”, guadagnando bonus e commissioni per ogni nuovo utente coinvolto.
I BONIFICI E LE CIFRE COINVOLTE
Secondo quanto emerso dagli atti, i pagamenti sono stati effettuati in varie forme: bonifici bancari, acquisti fittizi, contanti e carte prepagate. Ecco alcune delle cifre emerse:
- Nicolò Fagioli: 693.614 €
- Alessandro Florenzi: 155.000 €
- Sandro Tonali: 57.499 €
- Cristian Buonaiuto: 41.100 €
- Matteo Cancellieri: 40.000 €
- Marco Sartori: 10.000 €
- Matteo Gigante: 4.000 €
- Andrea Ferrari: 10.000 €
Alcuni giocatori, come Federico Gatti (Juventus), non risultano indagati ma avrebbero prestato denaro ad amici per coprire i debiti, come nel caso di Fagioli.
I PROMOTORI DELL’ILLEGALITÀ
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il sistema era gestito da tre figure chiave: Tommaso De Giacomo, coordinatore delle attività illecite e gestore dei conti gioco; Patrik Frizzera, facilitatore nei rapporti con la gioielleria; e Pietro Marinoni, ex arbitro, colui che avrebbe introdotto diversi calciatori – tra cui lo stesso Tonali – alle scommesse.
I tre, insieme ai referenti della gioielleria Elysium, avrebbero organizzato una struttura per mascherare le scommesse e raccogliere denaro contante per almeno 400.000 euro. I bookmaker e i loro complici avrebbero approfittato della giovane età dei calciatori e della disponibilità economica per coinvolgerli nel giro.
IL RUOLO DI FAGIOLI E TONALI
Oltre a scommettere, Fagioli e Tonali avrebbero promosso l’uso delle piattaforme illegali in cambio di “sconti” sui debiti accumulati. In alcuni casi, avrebbero lasciato agli organizzatori persino le loro carte di credito, come nel caso della cassaforte della gioielleria Elysium dove Fagioli avrebbe depositato la sua.
Tonali ha raccontato ai PM che fu Marinoni – suo compaesano ed ex arbitro – a introdurlo alle scommesse, prima tramite l’app Snai, poi con link a siti come “worldgame365”. Il centrocampista del Newcastle ha ammesso di aver usato le piattaforme fino al 2023.
SVILUPPI E PROSPETTIVE
La Procura ha richiesto gli arresti domiciliari per cinque indagati e trasmetterà gli atti alla Procura Federale della FIGC, aprendo la strada a ulteriori sanzioni sportive.
Il mondo del calcio è sotto shock. In attesa degli interrogatori fissati per il 17 aprile, resta l’ombra di uno scandalo che rischia di compromettere la credibilità del sistema. E il sospetto che la rete sia ancora più estesa.