Di Wikimg - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=121770099

Padova torna in B: i suoi campioni più famosi, da Del Piero ad Allegri

Il ritorno del Padova in Serie B riaccende i ricordi: da Alessandro Del Piero a Stefano Pioli, da Alexi Lalas a Massimiliano Allegri, ecco i giocatori e gli allenatori che hanno fatto la storia del club biancoscudato.

Il ritorno del Padova in Serie B, dopo sei lunghi anni di battaglie, emoziona non solo i tifosi veneti ma tutti gli amanti del calcio italiano. Questa promozione rievoca il glorioso passato di una società che ha visto passare tra le proprie fila campioni, allenatori e personaggi leggendari, capaci di lasciare un’impronta indelebile.

Negli anni del dopoguerra, il Padova abbracciava i primi stranieri della sua storia. Era il 1946 quando Charles Adcock, arrivato in Italia con le truppe alleate, divenne il primo inglese tesserato come professionista. Pochi anni dopo, Knut Andersen scriveva una pagina storica diventando uno dei primi norvegesi a calcare i campi della Serie A. In quel periodo glorioso, tra fatica e sogni di rivalsa, spiccava il genio di Kurt Hamrin, destinato a entrare nella leggenda del calcio italiano.

Impossibile parlare di quegli anni senza evocare il carisma di Nereo Rocco, il “Parón”, guida carismatica capace di dare al Padova un’anima indimenticabile. Un allenatore che avrebbe poi scritto pagine immortali anche con il Milan.

Con il passare dei decenni, negli anni ’80 e ’90, il Padova continuava a essere fucina di talenti. Nel 1989 arrivava un instancabile laterale destinato alla gloria: Angelo Di Livio. A seguire, il giovane Demetrio Albertini, promessa del centrocampo italiano, cominciava a farsi notare prima del grande salto al Milan. Anche Antonio Benarrivo, futuro eroe di USA ’94, calpestava l’erba dell’Appiani, mentre Stefano Fiore e Alessandro Bianchi si facevano largo con il talento.

Ma è negli anni ’90 che nasce il mito più luminoso: Alessandro Del Piero. Prelevato dal piccolo San Vendemiano, “Pinturicchio” debutta in Serie B a soli 17 anni, il 15 marzo 1992. Quel primo gol da professionista fu solo l’inizio di una carriera leggendaria che avrebbe portato Del Piero a vincere tutto con la Juventus e a diventare campione del mondo con la Nazionale.

In quel periodo il Padova diventava anche un po’ americano, accogliendo Alexi Lalas, il carismatico difensore con chioma rosso fuoco e chitarra sempre in mano. Arrivato dopo il Mondiale del 1994, Lalas non passava inosservato: né per il look, né per la sua passione per la musica, che lo portò a incidere album e girare l’Europa.

Quegli anni videro anche l’approdo di altri futuri protagonisti: Stefano Pioli, Nicola Amoruso, Cristiano Lucarelli e persino Walter Zenga, “l’Uomo Ragno”, che a fine carriera vestì il biancoscudo.

Entrando nel nuovo millennio, il Padova continuava a essere culla di futuri campioni. Roberto De Zerbi mostrava già il suo genio in campo, anni prima di diventare uno degli allenatori più apprezzati d’Europa. Negli stessi anni crescevano talenti come Daniele Gastaldello, futuro pilastro difensivo della Sampdoria, e Mattia Perin, che avrebbe difeso i pali della Juventus e della Nazionale.

La fine degli anni 2000 fu caratterizzata da una generazione d’oro: Stephan El Shaarawy iniziava il suo volo prima del boom al Milan, Matteo Darmian mostrava già la sua affidabilità, Giacomo Bonaventura incantava a centrocampo, mentre Tommaso Rocchi, bomber silenzioso, trascinava la squadra con i suoi gol.

Il legame del Padova con i grandi non si fermava certo ai giocatori. Anche tra gli allenatori passati da queste parti ci sono nomi che hanno lasciato il segno: da Bela Guttmann, il tecnico della leggendaria maledizione del Benfica, a Gianni Di Marzio, passando per Giuseppe Materazzi e Renzo Ulivieri. Senza dimenticare Andrea Mandorlini, due volte tecnico dei biancoscudati, e Massimo Oddo, campione del mondo nel 2006, che guidò il Padova in due periodi differenti.

Oggi, con il ritorno in Serie B, il Padova riporta in alto una tradizione fatta di passione, grandi nomi e sogni ancora tutti da inseguire. Una storia che continua a emozionare generazione dopo generazione.

A proposito di Redazione La Notizia Sportiva

La nostra Redazione - sì, con la R maiuscola - è il cuore pulsante di tutto ciò che facciamo. Ogni membro porta con sé un bagaglio unico di competenze e un modo di fare personale. Crediamo profondamente nella Relazione - anche lei con la R maiuscola - che ci unisce, tutti senza eccezioni, sotto due grandi passioni: lo sport e il desiderio di raccontarlo. Perché, prima ancora dei tecnicismi di un software, prima dei piani editoriali e degli articoli, ci sono le Persone.