L’ultima serie professionistica del calcio italiano è diventata una barzelletta. E rischia di perdere tante piazze storiche Lo sconforto totale in cui sta cadendo il calcio italiano sembra un buco nero che risucchia tutto senza soluzione di continuità. La debacle dell’Inter nella finale di Champions ha regalato ad una squadra della Serie A il peggior passivo di una finale, e la figura barbina della squadra di Spalletti contro la Norvegia ha già materializzato – manco fosse la spettrosonda dei primi giochi Pokémon – lo spauracchio dei playoff per qualificarsi al Mondiale 2026. Per rendere meglio la scena In tutto questo, …
Leggi di piùLa notte più nera dell’Inter: 5-0 in finale e fine di un’illusione
Umiliati dal PSG, distrutti dai numeri e dai propri limiti: ora serve una rifondazione vera. Non bastano più parole, serve coraggio. Cinque gol subiti. Nessuna reazione. Il sogno europeo dell’Inter si è infranto nel modo più umiliante possibile, con una sconfitta che non trova precedenti nella storia nerazzurra in una finale di Champions League, quella contro il Paris Saint-Germain, che doveva essere l’apice di una cavalcata costruita con sacrificio e ambizione, è arrivato il tonfo più doloroso e imbarazzante dell’era moderna. Il 5-0 subito contro i francesi non è solo una débâcle tecnica. È il fallimento di una visione, di …
Leggi di piùPapa Leone XIV, il primo Papa americano: cosa può insegnare allo sport?
L’elezione di Robert Francis Prevost al soglio pontificio non è solo un evento spirituale e storico: il nuovo Papa può ispirare anche il mondo dello sport con i suoi messaggi di pace, umiltà e fratellanza. Alle ore 18.07 dell’8 maggio 2025, il cielo sopra Piazza San Pietro si è tinto di bianco. Non si trattava del fumo di un razzo d’inizio partita, né della nebbia su un campo d’inverno. Era la fumata che annunciava al mondo l’elezione del nuovo Papa. Il conclave ha scelto il cardinale americano Robert Francis Prevost, ora Papa Leone XIV, il primo Pontefice statunitense della storia. …
Leggi di piùInter in finale, altro che aiuti. Il Barcellona ringrazi Marciniak
Ci sono notti che valgono una stagione. E poi ci sono notti che valgono una vita. Quella vissuta dall’Inter contro il Barcellona è di queste. Una doppia semifinale di Champions League leggendaria, da tramandare, da incorniciare, da scolpire nella memoria collettiva del tifo nerazzurro. Un 7-6 complessivo che sa di impresa, di resistenza, di gloria. Eppure, qualcuno in Catalogna ha il coraggio di lamentarsi. LA SERATA DEI GIGANTI NERAZZURRI Il calcio è fatto di valori, non solo di valore di mercato. E l’Inter, che vale 350 milioni in meno del Barcellona, ha messo sul prato di San Siro una prestazione …
Leggi di piùL’Inter sta perdendo lo scudetto negli ultimi 10′
L’11 di Inzaghi è, assieme al Como, la squadra che prende più reti dopo l’80’ minuto Tre sconfitte nel giro di poco più di una settimana, sei punti persi nei confronti del Napoli che adesso punta dritto verso lo scudetto. Mai (o quasi) si era visto qualcosa di simile sotto la gestione Inzaghi, e questo è subito diventato argomento di discussione sentito, cercando di capire cosa si sia effettivamente rotto nella macchina nerazzurra. E questo è senza dubbio uno di quelli. Un pattern pericolosissimo che, a conti fatti, è costato alla squadra campione in carica un sacco di punti. Fa …
Leggi di piùInter, sogno Triplete in frantumi: il derby è un incubo che può lasciare strascichi
Il 3-0 incassato dal Milan in semifinale di Coppa Italia infrange le speranze del Triplete e rischia di compromettere la corsa nerazzurra anche in campionato e Champions. Inzaghi chiamato alla svolta immediata contro la Roma. Perdere un derby fa sempre male. Perdere 3-0 in una semifinale di Coppa Italia, contro il Milan, con la posta in palio altissima, fa malissimo. Ma quando questa sconfitta rappresenta l’addio al sogno del Triplete, la ferita rischia di diventare emorragica. L’Inter di Simone Inzaghi cade rovinosamente nel ritorno della semifinale e saluta una delle sue tre ambizioni stagionali, lasciando il campo alla festa rossonera. …
Leggi di piùGyokeres potrebbe riportare la scarpa d’oro fuori dai Top 5 campionati.
Con la tripletta nell’ultimo turno, l’attaccante svedese torna a braccare Salah e potrebbe spezzare un digiuno di oltre 30 anni. Nella corsa alla Scarpa d’Oro ormai siamo abituati a vedere trionfare sempre un giocatore militante in uno dei top 5 campionato: Liga Spagnola, Premier League, Serie A, Bundesliga o Ligue 1. Anche se questa, in realtà, ha visto arrivare un solo trofeo (Skoblar, del Marsiglia) nella stagione 1970-1971. Questo, però, potrebbe essere l’anno buono per rompere una ‘maledizione’ che dura dalla Stagione 2001-2002, quando Jardel riuscì a siglare 42 reti con lo Sporting e portare la Scarpa d’Oro in Portogallo …
Leggi di piùSuperPippo Inzaghi è il nuovo mago della B? Il Pisa Sogna la A, lui la 2a promozione
Dopo aver perso il duello con il Sassuolo, la squadra toscana deve gestire 7 punti di vantaggio a cinque giornate dalla fine. All’Arena Garibaldi la A manca da 35 anni Ammettiamolo. Nonostante tutto, Sassuolo dominatore, livellamento verso il basso e squadre in crisi (la più evidente la Sampdoria, ma non solo..), la Serie B ha un fascino tutto suo. Un campionato dove la grinta spesso batte il talento cristallino e le rimonte al cardiopalma sono all’ordine del giorno. E in questo contesto vibrante, una figura si sta ritagliando negli ultimi anni un ruolo da protagonista per la sua capacità di …
Leggi di piùF1: Max, il peso di essere re per la quarta volta
Max Verstappen come Prost e come Vettel. Un quarto mondiale che pesa rispetto ai precedenti: un titolo tutto suo, nonostante le difficoltà tecniche – e non solo – della squadra con cui dal 2021 ha composto un binomio invincibile. Sì, questo probabilmente è stato il suo titolo mondiale più complicato. E non voglio sottovalutare l’importanza del 2023, del 2022 o del 2021. Quest’ultimo sì che è stato combattuto, fino all’ultima curva dell’ultima gara. E avere come rivale una sette volte campione del mondo non può non generare un certo effetto, anche a un cuore di ghiaccio come quello di Max …
Leggi di piùMotoGP 2024: la beffa di Bagnaia, trionfa la costanza di Martin
In una stagione intensa e spettacolare, Francesco Bagnaia domina in pista, ma il titolo mondiale va a Jorge Martin, il cui equilibrio e costanza superano la classe del pilota italiano. La stagione 2024 sarà ricordata per il suo intrigo e il suo dramma, una cavalcata che ha portato Francesco Bagnaia a un passo dal terzo titolo mondiale consecutivo, solo per vederlo sfuggire per un soffio, come una promessa infranta. Undici vittorie, venti gare, sette trionfi nelle Sprint: Bagnaia ha dominato la pista come un signore, un sovrano deciso e ardente. Ma il titolo, alla fine, ha preso la direzione del …
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