Lotta Scudetto in Serie A, nessuna big convince: è sfida aperta tra Inter e Juventus per il tricolore più incerto degli ultimi anni
L’ultimo turno di Serie A prima della sosta per le nazionali ha lasciato una classifica cortissima, con le big racchiuse in pochi punti. Dopo 12 giornate giocate, in vetta svettano Inter e Juventus: i nerazzurri di Simone Inzaghi, nonostante una rosa rivoluzionata, hanno trovato subito ritmo e gioco sfoderando un calcio efficace.
I bianconeri di Massimiliano Allegri invece, seppur con qualche difficoltà, sono riusciti a ritrovare la compattezza dei tempi migliori. Hanno collezionato 10 e 9 vittorie e un solo ko, mostrandosi le candidate più credibili per lo scudetto. Il prossimo big match in programma vedrà proprio Inter e Juve una contro l’altra in un Derby d’Italia che si preannuncia infuocato e potrebbe indirizzare la lotta al titolo. Insomma, ci sono tutti i presupposti per una stagione avvincente e combattuta fino all’ultima giornata.
SERIE A SENZA PADRONI: SFIDA JUVE-INTER, NAPOLI E MILAN FUORI DAI GIOCHI
La lotta scudetto quest’anno sembra destinata a non vedere protagonisti Napoli e Milan, che nelle ultime stagioni avevano battagliato fino all’ultimo per il titolo. Gli azzurri campioni in carica, nonostante un organico di alto livello, sono incappati in risultati altalenanti che li hanno fatti scivolare già a -10 dalla vetta. Decisiva la sconfitta interna con l’Empoli, che ha evidenziato i limiti della squadra di Rudi Garcia. Anche i rossoneri, nonostante gli sforzi della società sul mercato, stanno facendo più fatica del previsto a ripetere l’impresa di due stagioni fa. La sensazione è che Inter e Juventus siano di un altro livello e che le due rivali storiche si giocheranno lo scudetto in un testa a testa entusiasmante, come non accadeva da anni.
La Serie A sta vivendo un momento di grande incertezza e competitività, con diverse squadre che negli ultimi anni si sono alternate alla conquista dello scudetto. Una situazione che rende il campionato italiano più avvincente e imprevedibile rispetto ad altri tornei europei, dove regna incontrastato il dominio di una o due superpotenze. Basti pensare alla Bundesliga, terra di conquista del Bayern Monaco da un decennio, alla Ligue 1 in mano al PSG o alla Premier League controllata da Manchester City e Liverpool. In Italia, invece, non c’è una corazzata in grado di aprire un ciclo duraturo e questo equilibrio, se da un lato appassiona i tifosi, dall’altro riflette le difficoltà economiche che attanagliano molti top club del nostro calcio. Risorse limitate che impediscono di allestire organici stellari capaci di vincere per più anni di fila. Dunque una Serie A più povera, ma anche più combattuta.
SERIE A, È FINITA L’ERA DEI CICLI: RITROVATO L’EQUILIBRIO DOPO ANNI DI EGEMONIE
La Serie A sta vivendo un’alternanza al vertice che mancava da oltre due decenni. L’ultima volta che ci fu un tale equilibrio tra le pretendenti al titolo bisogna risalire agli anni 1998-2002, quando a contendersi lo scudetto furono Juventus, Milan, Lazio e Roma. Un lustro esaltante che chiuse un’epoca d’oro per il nostro calcio, prima del lento e inesorabile declino che ha caratterizzato gli anni successivi. Da allora infatti la Serie A ha perso appeal e ricavi, superata da altri campionati europei. Ora però sembra essersi riaccesa la competizione, con diverse squadre pronte a darsi battaglia fino all’ultimo per la conquista del tricolore. Un equilibrio ritrovato che potrebbe far tornare il torneo italiano tra i più avvincenti e seguiti al mondo, come accadeva sul finire degli anni ’90.
Dopo gli anni d’oro tra fine anni ’90 e inizio 2000, la Serie A è entrata in un periodo di appannamento, con due club che hanno fatto man bassa di scudetti: l’Inter nel post-Calciopoli e la Juventus con l’incredibile striscia di 9 titoli consecutivi tra 2011 e 2020. L’egemonia bianconera si è interrotta proprio con lo scoppio della pandemia nel 2020-21, un evento epocale che ha cambiato gli equilibri del calcio italiano. Il virus e la crisi economica hanno infatti livellato le forze in campo, con le big costrette a ridimensionarsi e a rivedere le proprie ambizioni. In questo scenario più equilibrato, con le potenze del passato indebolite, stanno emergendo nuove pretendenti allo scudetto.
INTER, IL RIDIMENSIONAMENTO FRENA LE AMBIZIONI
L’Inter ha interrotto nel 2021 il dominio juventino vincendo uno scudetto atteso 11 anni, ma la gioia dei tifosi è stata effimera. La pandemia ha infatti duramente colpito la proprietà cinese, costringendo la società ad un rapido ridimensionamento tecnico ed economico. I nerazzurri non sono stati in grado di aprire un ciclo, anzi hanno dovuto fare i conti con bilanci in profondo rosso. Nonostante un miglioramento di 55 milioni rispetto all’anno precedente, l’ultimo bilancio ha certificato una perdita di 85 milioni. Numeri che spiegano le cessioni dolorose sul mercato e l’indebolimento della rosa. La proprietà continua la rincorsa a nuovi acquirenti, nella speranza di trovare nuova linfa per rilanciare le ambizioni di gloria.
Nonostante il ridimensionamento imposto dalla crisi, l’Inter negli ultimi anni ha dimostrato di saper vincere e competere ad alti livelli. Pur dovendo rinunciare a pezzi pregiati, i nerazzurri sono riusciti a mettere in bacheca altri trofei e a giocarsi una finale di Champions. Tuttavia in campionato non sono più riusciti a centrare il bersaglio grosso. Nel 2022 lo scudetto è andato infatti al Milan, trascinato da una clamorosa rimonta da sfavorita che ha infranto i sogni interisti. Un successo insperato per i rossoneri, arrivato proprio mentre la società passava nelle mani del fondo RedBird, pronto ad inaugurare una nuova era.
MILAN, DOPO LO SCUDETTO ADDIO SOGNI DI GLORIA
Anche il Milan non è riuscito a dar seguito al tricolore del 2022. I rossoneri hanno faticato a riconfermarsi, avviando con diverse difficoltà il nuovo campionato. Nonostante la solidità societaria, gli investimenti sul mercato sono stati limitati dopo quel successo. Non per risanare i conti, già in attivo con 6 milioni di utili nel 2022/23, unico club delle big a chiudere in positivo. Piuttosto per proseguire con oculatezza la gestione virtuosa impostata dalla nuova proprietà. Un approccio che però sta frenando le ambizioni di gloria, in un calcio dove per vincere servono spese folli. Il Milan sta pagando la scelta di non caricarsi di debiti pur di competere ad altissimi livelli. Una strategia apprezzabile, ma che rischia di far salutare in fretta i rossoneri dall’elite del pallone.
JUVENTUS AL TAPPETO TRA DEBITI E INCHIESTE
La Juventus è la big che sta vivendo il momento più complicato, tra difficoltà economico-finanziarie e guai giudiziari. Il bilancio bianconero è disastrato, con 123 milioni di perdita e un monte ingaggi insostenibile da oltre 600 milioni. Frutto di scelte sbagliate nel recente passato. A peggiorare il quadro, le note vicende giudiziarie sul caso plusvalenze che hanno portato a penalizzazioni sportive ed economiche. Dopo il 7° posto dello scorso campionato, la Juve si sta risollevando ma senza le coppe europee causa squalifica. Insomma la Vecchia Signora, un tempo dominatrice incontrastata, è in grande difficoltà dentro e fuori dal campo. Tra debiti e inchieste, sta faticando a competere ad altissimi livelli come un tempo. Anche lei sembra inceppata in questa fase di equilibrio ritrovato, dove nessuno riesce ad aprire cicli duraturi. Forse la crisi sta riscrivendo le gerarchie del calcio italiano?
NAPOLI, DOPO LO SCUDETTO IMPOSSIBILE RIPETERSI
Sfruttando le difficoltà altrui, lo scorso anno il Napoli è riuscito a spezzare un digiuno di oltre 30 anni conquistando uno storico scudetto. Un trionfo costruito con oculatezza dal club partenopeo, nonostante un fatturato inferiore rispetto alle big. In estate però le ristrettezze economiche hanno impedito di consolidare la rosa campione, a partire dalla dolorosa cessione di Kim Min-jae al Bayern. Sulla panchina l’esperto Rudi Garcia ha sostituito Luciano Spalletti, ma dopo 12 giornate la sua posizione scricchiola. La squadra appare in difficoltà, con una difesa traballante e le grane legate al mancato rinnovo di Osimhen. L’infortunio e il gelo con la società stanno condizionando il bomber nigeriano, corteggiatissimo sul mercato. Insomma dopo l’impresa dello scorso anno, il Napoli fatica a ripetersi ad alti livelli. Nonostante le idee della dirigenza, le risorse limitate costringono a cedere i pezzi pregiati. Riuscire a vincere due anni di fila sembra una missione impossibile per un club costretto sempre a ripartire da zero.
È CORSA A 2 PER LO SCUDETTO: INTER FAVORITA, MA LA JUVE NON MOLLA
In vista dello scudetto di maggio, l’Inter sembra la naturale favorita per qualità e risultati. La rosa che lo scorso anno è arrivata in finale di Champions appare la più completa, nonostante la costanza nel gestire il campionato sia spesso mancata. Attenzione però al Milan, abituato a rimontare e vincere da sfavorito come nel 2022. E occhio alla Juventus, capace di ricompattarsi intorno ad Allegri nonostante le difficoltà. Il tecnico bianconero, tra critiche e scetticismi, sa come vincere grazie al suo pragmatismo. Lo dimostrano le 5 vittorie di fila, spesso di misura. Insomma, la lotta scudetto è apertissima. L’Inter sta confermando le attese ma nulla è scontato, perché le rivali sono pronte a rendere la vita difficile.
D’altronde in Serie A nessuno sembra in grado di prevalere nettamente sugli altri. Ci aspetta un finale thrilling e imprevedibile, proprio come questo campionato senza padroni né cicli dominanti.