Da Luisito Suarez a Ibrahimovic, passando per Eto’o, Figo, Ronaldo e Motta: quando Barcellona e Inter si sono scambiate campioni (e colpi al cuore). Una sfida che ha fatto la storia… anche del calciomercato.
Barcellona-Inter non è solo una semifinale di Champions League, ma anche una rivalità storica alimentata da incroci clamorosi, veri e propri simboli che hanno vestito entrambe le maglie. Se il presente dice che tra i titolari di oggi non ci sono ex diretti, il passato racconta invece una lunga lista di campioni, meteore e tradimenti indimenticabili. Ecco chi sono i doppio ex più iconici, in campo e in panchina.
LUISITO SUAREZ: IL PRIMO GRANDE COLPO
Parliamo di Luisito Suarez Miramontes, Pallone d’Oro 1960 con il Barcellona e leggenda della Grande Inter di Herrera. Acquistato dai nerazzurri nel 1961, divenne l’architetto del Mago, vincendo 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Intercontinentali. Si dice che con la sua cessione i catalani completarono un anello del Camp Nou. Un uomo che ha scritto la storia di entrambe le sponde.
RONALDO: IL FENOMENO CHE INCANTÒ ENTRAMBE
Nel 1997 il presidente Moratti strappa Ronaldo il Fenomeno al Barcellona con un’offerta da record. A Milano esplode definitivamente, nonostante gli infortuni, e vince la Coppa Uefa nel 1998. Il tradimento? Il passaggio al Milan, ma la sua parabola interista resta leggendaria. Prima ancora, il suo addio al Barça fece epoca.
FIGO: LA TESTA DI MAIALE E LA RIVINCITA A SAN SIRO
Luis Figo lasciò il Barça per il Real Madrid tra insulti e bandiere bruciate. All’Inter arrivò nel 2005 da galáctico, e si prese un ruolo da leader nei successi nazionali.
MOTTA: L’EX TRADITO CHE SI PRESE LA RIVINCITA
Thiago Motta fu lanciato e poi accantonato dal Barcellona. All’Inter, dopo anni difficili, si ritagliò un ruolo cruciale. Anche se non giocò la finale di Madrid per squalifica (causata da un’esagerazione di Busquets), fu determinante nella corsa al Triplete.
ETO’O E IBRAHIMOVIC: LO SCAMBIO CHE CAMBIÒ LA STORIA
Estate 2009, lo scambio Ibra-Eto’o segna un punto di svolta. Lo svedese lascia l’Inter per inseguire la Champions, ma la troverà… l’anno dopo i suoi ex compagni. Eto’o, dato per finito, si trasforma nell’anima del Triplete, simbolo di sacrificio, potenza e gol decisivi. Ibra resta un grande rimpianto per il Barça.
GLI ALLENATORI: HERRERA E MOURINHO, NESSUNO COME LORO
Helenio Herrera passò direttamente da Barcellona all’Inter, vincendo con entrambi. José Mourinho, invece, iniziò proprio in Catalogna come assistente, ma contro il Barça scrisse le sue pagine più epiche: la semifinale 2010 è leggenda nerazzurra.
GLI ALTRI EX: TRA RIMPIANTI E COMPARSE
L’elenco è lungo. Francesco Coco, Coutinho, Davids, Maxwell, Sanchez, Vidal, Rafinha, Quaresma, Montoya, Onana, e Icardi (solo a livello giovanile). Alcuni meteore, altri potenziali crack mai esplosi del tutto. Ma tutti con un punto in comune: Barcellona e Inter nel destino.
OGGI NESSUN EX IN CAMPO… MA DOMANI?
Oggi i 22 protagonisti della semifinale di Champions non hanno legami diretti con il passato, tranne il secondo portiere dell’Inter Josep Martinez, cresciuto nel settore giovanile blaugrana. Ma chissà se tra qualche anno, uno dei protagonisti del match potrà entrare in questa lista fatta di talenti, vendette e destini incrociati.