Il Comitato Esecutivo UEFA rivoluziona la gestione delle rose per le coppe europee: arriva la possibilità di sostituire un giocatore infortunato anche se non è un portiere. Grandi novità e colpi di scena nelle liste dei club: Pogba c’è, Chiesa e Lukaku no.
La stagione 2025/26 delle competizioni UEFA parte con un’importante novità regolamentare. Il Comitato Esecutivo UEFA, riunitosi l’11 settembre a Tirana, ha approvato una modifica che rivoluziona la gestione delle rose nei gironi di Champions, Europa e Conference League. Fino a oggi era possibile sostituire un giocatore solo in caso di infortunio o malattia di lunga durata se si trattava di un portiere. Dalla prossima stagione, invece, anche un giocatore di movimento potrà essere sostituito entro la sesta giornata della fase a gironi.
COSA DICE LA NUOVA REGOLA
Questo il testo ufficiale diffuso dalla UEFA:
“Il Comitato Esecutivo ha approvato un emendamento ai regolamenti delle competizioni per club maschili UEFA 2025/26 che consente la sostituzione temporanea di un massimo di un giocatore di movimento in caso di infortunio o malattia di lunga durata durante la fase a gironi, fino alla 6^ giornata inclusa.”
Un cambiamento nato con l’intento di tutelare la salute dei calciatori ed evitare che le squadre restino penalizzate in caso di infortuni gravi nelle prime giornate della competizione. Un’evoluzione necessaria, alla luce dei ritmi sempre più serrati e delle richieste fisiche estreme nel calcio moderno.
LISTA A E LISTA B: I PALETTI RESTANO
La novità non modifica, però, le regole legate alla Lista A, che deve contenere un massimo di 25 giocatori di cui almeno 8 “formati localmente” (4 nel club e 4 nella federazione). La Lista B resta riservata ai giovani calciatori nati dopo il 1° gennaio 2004 e tesserati da almeno due anni nel club, senza limiti numerici.

I NOMI CHE FANNO RUMORE: CHIESA FUORI, POGBA DENTRO
Ogni stagione di Champions League porta con sé sorprese e scelte che fanno discutere. Ma quest’anno, le liste UEFA depositate per la fase a gironi hanno fatto davvero rumore. Alcuni nomi altisonanti, che un tempo accendevano le notti europee, non ci saranno. Altri, inattesi, tornano a respirare l’atmosfera delle grandi sfide continentali.
A far scalpore è l’esclusione di Federico Chiesa dal Liverpool. L’esterno italiano, arrivato in estate con grandi aspettative, non è stato inserito nella lista A: una scelta che apre interrogativi sul suo reale stato fisico e sulle gerarchie di Arne Slot. L’azzurro dovrà attendere per vivere il suo ritorno da protagonista in Champions.
Allo stesso tempo, il Monaco sorprende tutti inserendo Paul Pogba tra i convocati per l’Europa. Il centrocampista francese, reduce da un lungo calvario tra infortuni e problemi extracampo, è pronto a rimettersi in gioco. Una scommessa, certo, ma anche una possibile rinascita.
Non mancano poi altre esclusioni illustri. Raheem Sterling e Axel Disasi, due pezzi importanti del Chelsea, restano fuori da una lista affollata e spietata. Il Tottenham rinuncia a Mathys Tel, appena riscattato per 35 milioni dal Bayern, e deve fare i conti con l’assenza per infortunio di Kulusevski. Anche Gabriel Jesus all’Arsenal e Romelu Lukaku al Napoli sono costretti a dare forfait per problemi fisici.
Infine, una nota romantica e sorprendente: nella lista del Pafos, modesta formazione cipriota, spunta il nome di David Luiz, ex campione d’Europa con il Chelsea. A 38 anni, il brasiliano è pronto a calcare ancora una volta i campi della Champions, stavolta in un contesto ben diverso. Ma con lo stesso spirito battagliero.
COSA CAMBIA PER I CLUB?
La nuova regola avrà un impatto concreto: le squadre potranno sostituire un solo giocatore di movimento (oltre al portiere) in caso di infortunio o malattia lunga almeno 30 giorni, e solo entro la fase a gironi (prime 6 giornate). Il calciatore sostituito resterà escluso fino al termine del periodo minimo stabilito.
Resta anche la possibilità, già esistente per i portieri, di rimpiazzare un giocatore ceduto a titolo definitivo dopo la sesta giornata e prima della fase a eliminazione diretta.
UNA UEFA PIÙ FLESSIBILE, MA ANCHE PIÙ VIGILE
Questa modifica rappresenta un passo avanti nel riconoscere i bisogni fisici delle squadre e dei calciatori. Ma è anche un segnale: la UEFA vuole evitare che i club sfruttino la regola come strumento di rotazione mascherata. Massima attenzione, quindi, ai tempi e alla documentazione medica.
La Champions League 2025/26 sarà anche la prima nella nuova formula a 36 squadre, con una sola classifica generale e 8 partite garantite. Il calcio europeo cambia volto, e queste scelte regolamentari ne sono il riflesso.
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