Hellas Verona-Atalanta 3-1 e ora il Chelsea: come la Dea deve rialzarsi verso una notte di Champions

Dopo il ko del Bentegodi, l’Atalanta di Palladino si prepara a una sfida europea affascinante e inedita: alla New Balance Arena arriva il Chelsea di Enzo Maresca, in piena corsa nella League Phase.

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La 14ª giornata di Serie A regala una sorpresa amara all’Atalanta, che cade 3-1 al Bentegodi contro un Verona fino a ieri ancora a secco di vittorie. La squadra di Raffaele Palladino, reduce da tre affermazioni consecutive e lanciata verso la parte nobile della classifica, si inceppa nel momento meno atteso, lasciando alla formazione gialloblù una serata che potrebbe segnare la svolta della loro stagione.

La partita prende una piega complicata fin dal primo tempo, quando Belghali, al 28’, sorprende la difesa nerazzurra portando avanti l’Hellas. Poco dopo, al 36’, Giovane raddoppia con una conclusione precisa che non lascia scampo. L’Atalanta prova a reagire ma fatica a trovare ritmo e profondità, mentre il Verona gioca con ferocia e leggerezza, quasi liberato da un peso psicologico durato troppe settimane.

Nella ripresa i nerazzurri spingono, sembrano poter rientrare in partita, ma vengono puniti da un contropiede perfetto finalizzato da Bernede. L’azione nasce pochi istanti dopo un episodio molto contestato: l’Atalanta reclama un rigore, il VAR richiede un check prolungato, ma la decisione finale conferma la scelta del campo e la gara scivola definitivamente dalle mani della Dea.

Arriva solo nel finale il gol di Scamacca, impeccabile dal dischetto dopo un altro intervento del VAR. Un 3-1 difficile da digerire, che lascia l’Atalanta ferma a 16 punti e obbligata a riflettere, ripartendo con lucidità e determinazione.

MARTEDÌ UNA NOTTE DI CHAMPIONS: ATALANTA-CHELSEA, PRIMO INCROCIO ASSOLUTO

La risposta dovrà arrivare subito, perché martedì 9 dicembre la New Balance Arena accoglierà una delle partite più attese della stagione nerazzurra. Alle 21 scenderanno in campo Atalanta e Chelsea, per la sesta giornata della League Phase di UEFA Champions League. Sarà un incrocio inedito, mai avvenuto nella storia europea delle due società, che aggiunge fascino e curiosità a una sfida già di suo prestigiosa.

Il Chelsea rappresenta un pezzo importante del calcio mondiale. Fondato nel 1905 nel cuore di Londra, il club di Hammersmith ha costruito una tradizione vincente in patria e fuori. Due Champions League, una Coppa del Mondo per Club, una Coppa Intercontinentale, due Europa League, due Coppe delle Coppe, una Conference League, due Supercoppe Europee, sei titoli inglesi, otto FA Cup e cinque Coppe di Lega compongono un palmarès che parla da sé.

Dalla stagione 2024-25 la squadra è guidata da Enzo Maresca, tecnico italiano dalla grande cultura calcistica, che ha plasmato i Blues attraverso un gioco di controllo, linee corte e grande qualità offensiva. In Premier League, dopo 15 giornate, il Chelsea è quarto con 25 punti, reduce dallo 0-0 in casa del Bournemouth e dalla sconfitta precedente contro il Leeds. Un cammino altalenante nel rendimento, ma ancora solido nella sostanza.

Diverso il discorso in Champions League, dove gli inglesi hanno dimostrato grande continuità: vittorie di spessore contro Benfica, Ajax e Barcellona, un pareggio sul campo del Qarabag e una sola sconfitta, rimediata contro il Bayern Monaco. Numeri che testimoniano una squadra capace di alzare l’intensità quando la posta in gioco si fa pesante.

UNA SFIDA CHE PUÒ CAMBIARE LA ROTTA DELLA DEA

Per l’Atalanta questa gara arriva in un momento delicato, ma anche ricco di opportunità. Il pubblico bergamasco attende una reazione forte, immediata, capace di cancellare la serata storta di Verona e rilanciare la squadra nella corsa alla seconda fase della Champions. L’atmosfera sarà quella delle grandi notti: tesa, carica, piena di attesa.

La Dea dovrà ritrovare ritmo, organizzazione e quella fame che negli ultimi anni l’ha resa riconoscibile in tutta Europa. Davanti ci sarà un avversario potente e abituato a palcoscenici di livello, ma la New Balance Arena sa trasformarsi in un luogo speciale, e Palladino sa bene quanto una partita così possa diventare un bivio nella stagione.

Martedì non sarà solo un match di Champions: sarà un test di personalità, di maturità, di identità. Esattamente ciò di cui l’Atalanta ha bisogno.