Dall’urna di Montecarlo arriva un percorso d’alta quota per l’Inter: due big inglesi da affrontare a San Siro, trasferte di fuoco in Germania e Spagna, e nuove avventure tra Praga, Amsterdam, Kazakistan e Belgio. Tutti i precedenti, le curiosità e i ricordi più iconici in una fase a girone che profuma d’Europa vera.
L’urna di Montecarlo regala subito emozioni forti. L’Inter pesca due pesi massimi della Premier League, Liverpool e Arsenal, ma avrà il vantaggio di affrontarli entrambi a San Siro. Poi, ci sarà da affrontare due trasferte complicatissime: una al Signal Iduna Park contro il Borussia Dortmund e l’altra al Civitas Metropolitano, dove li attende l’Atlético Madrid di Diego Simeone. Completano il girone lo Slavia Praga, l’Ajax, il Kairat Almaty (esordiente assoluto) e l’Union Saint-Gilloise.
Un percorso tortuoso, ma da Champions vera. Di quelle che fanno brillare gli occhi ai tifosi e accendono la voglia di rivincita, ricordi e gloria.
INTER-LIVERPOOL, IL RIMPIANTO DI ANFIELD
Sei precedenti e un bilancio che pende a favore dei Reds: 4 vittorie per il Liverpool, 2 per l’Inter. Il ricordo più recente risale alla Champions 2021/22, quando l’Inter perse 2-0 a San Siro e vinse 1-0 ad Anfield, ma fu comunque eliminata. Un’eliminazione amara, con tanti rimpianti. Ora, però, Cristian Chivu può contare sul sostegno di San Siro per invertire la rotta.
BORUSSIA DORTMUND, 2 GOL PER PARTITA… SEMPRE!
Se c’è una costante nei 4 precedenti in Champions contro il Borussia Dortmund è che l’Inter ha sempre segnato due gol. Due vittorie, un pareggio 2-2 e una sconfitta 3-2: il bilancio è tutto sommato equilibrato. Ma il muro giallo del Westfalenstadion sarà un banco di prova feroce. Una trasferta da brividi, da affrontare con coraggio e lucidità.
ARSENAL, RITORNA IL PROFUMO DI LONDRA 2003
I nerazzurri affronteranno l’Arsenal a San Siro, come già accaduto nella fase campionato dell’anno scorso (1-0 su rigore di Calhanoglu). Ma nei cuori dei tifosi resta un’altra notte: 3-0 a Highbury nel 2003, con le esultanze iconiche di Oba Martins e Van der Meyde. Ora tocca alla nuova Inter provare a scrivere una nuova pagina europea.
ATLETICO MADRID, LA FERITA ANCORA APERTA
Chivu e i suoi tornano nello stadio di Diego Pablo Simeone, uno che la maglia nerazzurra l’ha indossata con orgoglio. L’ultimo confronto contro l’Atlético è freschissimo: ottavi di finale di due Champions fa, eliminazione ai rigori. E ancora brucia. L’Inter ritrova anche il fantasma della Supercoppa Europea del 2010, persa contro i Colchoneros. Il passato è un peso?
SLAVIA PRAGA, UN PAREGGIO E UNA VITTORIA
Due precedenti risalenti alla fase a gironi del 2019/20. Finì 1-1 a San Siro e 3-1 per l’Inter in Repubblica Ceca, con le reti di Lautaro e Lukaku a siglare il successo. Anche stavolta si giocherà in casa, ma guai a sottovalutare un avversario compatto e aggressivo, capace di sorprendere chiunque.
AJAX, DAL 2006 ALLA RIVINCITA
L’ultima volta fu negli ottavi di Champions 2005/06, con l’Inter che superò il turno. Cinque i precedenti totali, una sola sconfitta per i nerazzurri, ma pesante: la finale di Coppa dei Campioni del 1972, vinta dai lancieri con Cruijff mattatore. A distanza di decenni, una trasferta ad Amsterdam non è mai banale.
KAIRAT ALMATY, IL DEBUTTO DELLE PRIME VOLTE
Per la prima volta l’Inter affronterà una squadra kazaka in una competizione UEFA. Per il Kairat Almaty, sarà l’esordio assoluto in Champions e la prima contro un club italiano. Ma guai a pensare a una formalità: a questo punto del torneo, nessuno è lì per caso. E a San Siro le motivazioni faranno la differenza.
UNION SAINT-GILLOISE, UN VIAGGIO A BRUXELLES
L’Inter ha un bilancio tutto sommato favorevole contro le squadre belghe, con 3 vittorie nelle ultime 3 sfide. L’Union Saint-Gilloise torna ad affrontare un’italiana dopo il doppio confronto con la Roma nella scorsa Europa League. Occhio alla trasferta in Belgio, dove l’atmosfera può essere calda e lo spirito europeo forte.
UN GIRONE EUROPEO VERO
L’Inter trova un mix perfetto di big match e partite-trappola. La fase campionato 2025/26 si annuncia spettacolare e piena di fascino. Un girone che farà viaggiare i tifosi nel cuore dell’Europa calcistica, tra storia, rivalità e sogni di gloria. Serviranno cuore, rotazioni intelligenti e un San Siro da 80.000 voci.
Perché qui, nel cuore della Champions, ogni punto pesa come oro.
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