Con la qualificazione anticipata e due finali mondiali consecutive alle spalle, la Francia di Deschamps si presenta al 2026 con ambizioni enormi: i Bleus guidano la corsa globale mentre il quadro delle qualificate prende forma tra sfide, spareggi e ultimi verdetti da tutto il mondo.
COSA ATTENDE L’ITALIA DI GATTUSO AI PLAYOFF PER IL MONDIALE 2026
La Francia di Didier Deschamps è diventata la 29ª nazionale qualificata ai Mondiali 2026, un traguardo conquistato con l’autorità che da anni contraddistingue la generazione d’oro transalpina. La vittoria contro l’Ucraina, arrivata nella quinta giornata del Gruppo D, ha suggellato un percorso praticamente perfetto, certificando la presenza dei Bleus nella competizione che, tra un anno, accoglierà la prima edizione a 48 squadre della storia.
Il successo francese segna uno spartiacque nella sosta di novembre, quella che tradizionalmente decide il destino di molte nazionali europee. Finora soltanto Inghilterra e Francia hanno già ottenuto il pass diretto, mentre tutte le altre si stanno giocando gli ultimi dieci biglietti in un clima sempre più teso, con le sfide decisive in arrivo. Sapere di essere già al sicuro permette a Deschamps di programmare, sperimentare, e soprattutto respirare quel senso di continuità che i transalpini hanno imparato a gestire con naturalezza dopo anni di risultati.
LE 29 NAZIONALI GIA’ QUALIFICATE AL MONDIALE 2026
Le prime selezioni che hanno festeggiato sono state ovviamente le tre nazionali ospitanti:
Canada — Messico — Stati Uniti
A loro si sono aggiunte progressivamente le migliori dei gironi continentali, creando un quadro già ricco di big storiche e rivelazioni sorprendenti:
Asia (AFC)
Giappone, Nuova Zelanda, Iran, Australia, Corea del Sud, Giordania, Uzbekistan (di Fabio Cannavaro), Qatar, Arabia Saudita
Sudamerica (CONMEBOL)
Argentina, Ecuador, Uruguay, Brasile, Colombia, Paraguay
Africa (CAF)
Marocco, Tunisia, Egitto, Algeria, Ghana, Capo Verde, Sudafrica, Senegal, Costa d’Avorio
Europa (UEFA)
Inghilterra, Francia
Oceania (OFC)
Nuova Zelanda
Con la Francia, la lista è salita a 29. Nella sosta di novembre ne arriveranno altre 13, portando il totale a 42. Le restanti 6 — quattro europee e due dai Play-Off interzona — completeranno il quadro a marzo.
SUDAMERICA: QUALIFICAZIONI GIA’ CONCLUSE. AFRICA: NOVE QUALIFICATE E UNA AI PLAY-OFF INTERZONA
Mentre l’Europa è nel pieno della battaglia, il resto del mondo offre un quadro molto più definito. Sudamerica e Oceania hanno già scritto il loro epilogo, lasciando poco spazio alle sorprese: l’Argentina ha dominato il girone unico come da tradizione recente, seguita da Brasile, Ecuador, Uruguay, Colombia e Paraguay, mentre la Nuova Zelanda ha fatto valere la propria superiorità sull’Oceania staccando per la prima volta un posto diretto alla fase finale.
In Africa, la corsa è stata feroce e intensa. I nove gironi hanno eletto le loro regine: nazionali come Egitto, Marocco, Senegal, Costa d’Avorio e Tunisia hanno confermato il loro peso specifico nel continente, mentre Capo Verde, Ghana, Algeria e Sudafrica hanno completato un quadro di grande equilibrio. Ora resta solo da decidere chi, tra Nigeria e Repubblica Democratica del Congo, otterrà il diritto di competere nel Play-Off intercontinentale: un’ultima porta aperta che vale un sogno mondiale.
ASIA: OTTO QUALIFICATE E UN DUELLO CHE VALE L’ULTIMO POSTO AI PLAYOFF. NORD E CENTRO AMERICA: TRE POSTI DIRETTI E DUE AI PLAYOFF
In Asia il cammino è stato altrettanto appassionante. Giappone, Corea del Sud, Iran e Australia hanno mostrato ancora una volta solidità e pragmatismo, ma la sorpresa più grande porta il nome dell’Uzbekistan, guidato da Fabio Cannavaro, che ha messo in fila prestazioni convincenti fino a guadagnarsi un posto nella storia. A loro si sono aggiunte Qatar e Arabia Saudita, mentre Emirati Arabi e Iraq stanno combattendo in un duello tesissimo per aggiudicarsi il posto ai Play-Off FIFA: l’andata, chiusa sull’1-1, racconta un equilibrio sottile che potrebbe spezzarsi soltanto all’ultimo respiro.
Il quadro più incerto è forse quello del Nord e Centro America, dove la terza fase sta entrando nel suo momento decisivo. Mancano pochi giorni per conoscere i nomi delle tre qualificate dirette, mentre le due migliori seconde dovranno affrontare la prova più complicata: il Play-Off FIFA interzona, un torneo breve e spietato che mette in palio soltanto due posti per il Mondiale.
Così, mentre il mondo del calcio osserva queste ultime schermaglie, cresce la consapevolezza che il nuovo formato a 48 squadre stia cambiando davvero tutto: più opportunità per le nazionali emergenti, più equilibrio, ma anche nuovi rischi e nuove storie pronte a nascere. Oggi siamo a quota 29 qualificate; al termine della sosta di novembre, quel numero salirà a 42, lasciando soltanto sei caselle vuote da riempire a marzo, quando gli spareggi europei e il Play-Off intercontinentale completeranno il quadro.
I POSTI DISPONIBILI PER OGNI CONFEDERAZIONE
Il Mondiale a 48 squadre ridisegna gli equilibri globali:
UEFA (Europa): 16
CAF (Africa): 9
AFC (Asia): 8
CONMEBOL (Sudamerica): 6
CONCACAF (Nord e Centro America): 3
OFC (Oceania): 1
Play-Off Interzona: 2
FRANCIA AI MONDIALI 2026: FINALISTA DUE VOLTE DI FILA E ANCORA UNA DELLE GRANDI FAVORITE
La Francia, intanto, viaggia spedita. Deschamps lo sa bene: arrivare ai Mondiali da protagonista richiede tempo, disciplina e una marcia costruita giorno dopo giorno. E questa non è una nazionale qualunque, ma la stessa che ha raggiunto la finale nelle ultime due edizioni, confermandosi come una delle squadre più complete, profonde e dominanti del calcio moderno. L’anello di congiunzione tra la storia recente e quella futura è già lì, scritto nel pass mondiale che i Bleus hanno messo in tasca con un mese d’anticipo, pronti a presentarsi ancora una volta come una delle grandi favorite alla vittoria finale.
Il Mondiale chiama. E la corsa, adesso, è più aperta che mai.
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