La Premier League non smette mai di regalare emozioni e sorprese, anche a metà stagione. In testa c’è sempre l’Arsenal, capace di tenere alta l’asticella grazie a un progetto ormai maturo con Arteta, ma i Gunners hanno rallentato nelle ultime settimane e dietro si è rifatto sotto un Manchester City affamato, a -2 dopo cinque vittorie consecutive in campionato. E non vittorie qualsiasi: le ultime tre tutte per 3-0, con un Erling Haaland che ha ripreso a segnare a raffica come nelle sue migliori giornate. Dietro, ma vicinissimo, anche il sorprendente Aston Villa di Unai Emery, capace di mettere insieme dieci vittorie di fila in tutte le competizioni: un’impresa che dalle parti di Birmingham non si vedeva dal 1914.
Segnali forti anche da Anfield. Il Liverpool, campione in carica, sembrava finito in un tunnel con nove sconfitte in dodici partite. Ma Arne Slot ha trovato la quadra e ha rilanciato la squadra: la striscia positiva è ricominciata da fine novembre, con due successi di fila in campionato che riportano ottimismo e punti. La lotta per la Champions è agguerrita: il Chelsea, quarto, pur con qualche battuta d’arresto, è ancora pienamente in corsa, mentre il Manchester United alterna troppo, ma resta in scia: quinto posto, ma a pari punti con i Blues quarta posizione.
A metà classifica si muove il Newcastle, che cerca continuità, mentre il Brentford gode dei gol di Igor Thiago, secondo nella classifica marcatori alle spalle solo di Haaland. Più in basso, le note dolenti arrivano da West Ham e Burnley, in grande difficoltà. Ma il crollo più fragoroso è quello del Wolverhampton: zero vittorie e appena due punti nelle prime diciassette giornate. Una partenza da incubo, che eguaglia due record negativi storici: quello del Newport County in quarta divisione nel 1970-71 e dello Sheffield United nella Premier 2020-21.
In Liga, la corsa è cambiata dopo il Clásico. Se alla decima giornata il Real Madrid di Mbappé sembrava lanciato con un +5 sul Barcellona, oggi i blaugrana hanno ribaltato tutto. Otto vittorie consecutive, complici anche gli stop inattesi dei blancos e una mini crisi europea, hanno rilanciato il gruppo di Hansi Flick che ora comanda con quattro punti di vantaggio. L’Atletico Madrid resta in agguato: undici vittorie nelle ultime tredici partite, terzo posto e margine da non sottovalutare. Alle loro spalle, Villarreal ed Espanyol si giocano la zona Champions, mentre Siviglia e Valencia lottano per la salvezza. In zona rossa ci sono Girona, Oviedo e Levante.
In Bundesliga, il Bayern Monaco è tornato a comandare. Dopo l’exploit del Leverkusen di due stagioni fa, il club bavarese ha ripreso il controllo: tredici vittorie in quindici partite, media di 3,7 gol a gara e un Harry Kane dominante con undici reti di vantaggio sul secondo marcatore. Il Borussia Dortmund è secondo, ma già staccato di nove punti. Più indietro il Lipsia, mentre il Leverkusen ha dato segnali di ripresa dopo il flop iniziale e l’esonero lampo di Erik ten Hag. In coda, affondano St. Pauli, Heidenheim e Mainz.
La sorpresa più grande arriva però dalla Ligue 1. Perché il Paris Saint-Germain, pur essendo imbattuto da settimane, non è in vetta. A guidare il campionato c’è infatti il Lens, con una rosa costruita con un decimo del budget dei parigini e la miglior difesa del torneo. Il protagonista? Florian Thauvin, tornato al top dopo l’esperienza a Udine. Il PSG è secondo a -1, mentre l’OM di Roberto De Zerbi insegue con cinque punti di ritardo ma con il miglior attacco del campionato. Subito dietro troviamo il Lille di Olivier Giroud e il Lione di Paulo Fonseca.

In Scozia, si scrive un pezzo di storia: dopo oltre 40 anni di duopolio tra Celtic e Rangers, in vetta c’è l’Hearts, che non vince il titolo dal 1960. Sei punti di vantaggio sul Celtic (che ha però una gara in meno) e dodici sui Rangers, battuti entrambi negli scontri diretti. Entrambe le big hanno cambiato allenatore: nel Celtic è arrivato Wilfried Nancy, nel club di Ibrox si è insediato Danny Röhl. Il vento soffia forte su Edimburgo.
Nell’Eredivisie, è il solito PSV a dominare, con undici punti di vantaggio sul Feyenoord. L’Ajax, intanto, prova a risollevarsi con Fred Grim, chiamato dopo il siluramento di Heitinga: cinque vittorie e un pari in sei gare, ma il gap resta enorme: sedici punti dalla vetta.
In Portogallo, nessuno ferma il Porto di Francesco Farioli: imbattuto, con quattordici vittorie e un pareggio nelle prime quindici giornate. Il Benfica di José Mourinho – che ha preso le redini dalla sesta giornata – è terzo a -8, nonostante anch’esso sia ancora imbattuto. Lo Sporting CP, invece, è secondo a -5. La corsa per il titolo resta aperta, ma serve un passo falso del Porto per riaccendere la lotta.
In Turchia, il Galatasaray di Osimhen e Sané guida il campionato con tre punti di vantaggio sul Fenerbahçe di Domenico Tedesco, subentrato a Mourinho. Ma il dato più incredibile arriva dai cambi in panchina: alla tredicesima giornata, già dieci squadre su diciotto avevano cambiato allenatore. Tra gli esonerati anche Ole Gunnar Solskjaer, ex tecnico del Besiktas.
La corsa al titolo, in giro per l’Europa, è appena iniziata. Ma a metà stagione le sorprese sono tante, e il 2026 potrebbe regalare altri ribaltoni da raccontare.
La Notizia Sportiva – Il web magazine sportivo Web Magazine sportivo
