Dal talento dell’Ajax Oscar Gloukh al goleador della MLS Tai Baribo, fino al ritorno di Manor Solomon: ecco com’è composta la nazionale israeliana che sfiderà l’Italia a Udine per conquistare un posto ai playoff Mondiali 2026.
Vincere per chiudere i conti e centrare l’accesso aritmetico ai playoff del Mondiale 2026: è questa la missione dell’Italia di Gennaro Gattuso, che affronta Israele al Bluenergy Stadium di Udine in un match che vale una stagione. La qualificazione diretta è ormai sfumata – con la Norvegia lanciata a punteggio pieno e un +26 di differenza reti – ma la seconda posizione, che garantirebbe lo spareggio, è ancora tutta da blindare. E l’ultimo ostacolo si chiama Israele, squadra giovane, dinamica e con diversi talenti in rampa di lancio.
Gloukh, la stella dell’Ajax che fa paura all’Italia
Tra i protagonisti più attesi c’è Oscar Gloukh, trequartista classe 2004, passato in estate dal Salisburgo all’Ajax per 15 milioni di euro. Un investimento importante, ripagato fin da subito: nelle prime otto giornate di Eredivisie ha già collezionato 3 gol e 1 assist, mostrando personalità e visione di gioco da veterano.
In Nazionale, Gloukh è diventato presto un punto di riferimento: 3 reti ufficiali già messe a segno, l’ultima nel 4-0 contro la Moldavia. La sua qualità tra le linee rappresenta la principale minaccia per il centrocampo azzurro, soprattutto nelle ripartenze.
Baribo, il bomber della MLS pronto a tornare titolare
Accanto a lui, la punta di riferimento sarà Tai Baribo, il centravanti del Philadelphia Union. Dopo essere partito dalla panchina nella rocambolesca sfida persa 4-5 contro l’Italia a Budapest, il classe 1998 è pronto a riprendersi una maglia da titolare. Finora ha realizzato un solo gol nelle qualificazioni mondiali, ma i suoi numeri nel club raccontano un’altra storia: 17 reti e 3 assist in 31 presenze tra MLS e US Open Cup.
Fisico, fiuto del gol e grande capacità di attaccare la profondità: sarà lui il primo riferimento offensivo della squadra di Ben Shimon.
Solomon, il numero 10 che torna al momento giusto
Dopo aver saltato la sfida di Champions League contro la Juventus per osservare lo Yom Kippur, la festività più importante del calendario ebraico, Manor Solomon è pronto a tornare in campo con Israele. Il nuovo numero 10, passato in prestito al Villarreal lo scorso 2 settembre, ha già mostrato lampi del suo talento con una rete e un assist in tre presenze.
Con la Nazionale ha segnato un solo gol – ancora nella goleada contro la Moldavia – ma la sua velocità e la capacità di saltare l’uomo potrebbero mettere in crisi la retroguardia italiana.
Le scelte di Ben Shimon: difesa a cinque e Gloukh libero di inventare
Il ct Ben Shimon dovrà rinunciare a Dor Peretz, non convocato per infortunio: un’assenza pesante, visto che il centrocampista del Maccabi Tel Aviv era stato autore di una doppietta proprio contro l’Italia lo scorso 8 settembre. Al suo posto agirà Mohammed Abu Fani, mezzala di equilibrio e intensità, in vantaggio su Turgeman per un posto da titolare. Come già visto contro la Norvegia, Israele si schiererà con un 5-4-1 compatto, pronto a ripartire in velocità. Sulle corsie agiranno Mizrahi e Revivo, con il trio Dasa–Blorian–Baltaxa a comporre il muro centrale.
A centrocampo spazio a Biton e Abu Fani, mentre Gloukh avrà licenza di svariare tra le linee per innescare il tridente composto da Solomon, Biton e Baribo.
Formazione probabile Israele (5-4-1)
Glazer; Mizrahi, Dasa, Blorian, Baltaxa, Revivo; Biton, Gloukh, Abu Fani, Solomon; Baribo.
Ct: Ben Shimon
L’Italia di Gattuso dovrà dunque affrontare una squadra ricca di giovani di talento, capace di segnare e di sorprendere. La chiave del match sarà tutta nel controllo del ritmo e nella capacità degli Azzurri di limitare le accelerazioni di Gloukh e Solomon, senza concedere spazi a Baribo.
Una vittoria significherebbe playoff assicurati. Un pareggio o un passo falso, invece, riaprirebbe scenari pericolosi e lascerebbe tutto aperto fino a novembre.
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