Il trofeo della Champions League. (foto: zimbio.com)

Ranking UEFA per Nazioni 2025/26: Italia chiamata alla rimonta per il posto extra in Champions

La nuova stagione è appena cominciata, ma la sfida più affascinante fuori dal campo è già entrata nel vivo: il duello per i due posti extra in Champions League. Dopo i primi verdetti dei playoff, il ranking UEFA per nazioni 2025/26 offre già spunti interessanti e qualche sorpresa. Il regolamento, la top 10 aggiornata e perché l’Italia deve crederci ancora.

È diventato il traguardo invisibile più ambito dalle federazioni calcistiche europee: il famigerato posto extra in Champions League, premio riservato alle prime due nazioni del ranking UEFA stagionale. Lo scorso anno a esultare sono state Inghilterra e Spagna, l’anno prima Italia e Germania. Ora si riparte da zero, con i gironi ancora da iniziare e le prime partite che già muovono la classifica.

COME FUNZIONA IL MECCANISMO DEL RANKING

Il sistema è tanto semplice quanto spietato: ogni vittoria europea di un club vale 2.000 punti, un pareggio 1.000, la sconfitta zero. Vale per tutte e tre le competizioni UEFA (Champions, Europa e Conference League), con punteggi dimezzati nei turni preliminari e nei playoff.

In più, ci sono dei bonus:

  • 6.000 punti per la sola partecipazione al girone unico di Champions League.

  • Bonus ulteriori a seconda dei turni superati:

    • +1.500 a turno superato in Champions

    • +1.000 in Europa League

    • +500 in Conference League

E infine: il totale di punti viene diviso per il numero di squadre partecipanti della nazione. Quindi non conta solo vincere, ma anche farlo con poche squadre in corsa. Più sono i club che partecipano, più il ranking si diluisce.

LA TOP 10 AGGIORNATA DEL RANKING 2025/26

Dopo i primi turni di qualificazione e i playoff, ecco come si presenta la classifica parziale del ranking UEFA per nazioni:

  1. Cipro – 5.250 (3 squadre ancora in corsa su 4)

  2. Polonia – 4.125 (4/4)

  3. Inghilterra – 4.111 (9/9)

  4. Spagna – 3.875 (8/8)

  5. Svezia – 3.750 (2/4)

  6. Olanda – 3.666 (6/6)

  7. ITALIA – 3.571 (7/7)

  8. Germania – 3.428 (7/7)

  9. Danimarca – 3.375 (2/4)

  10. Kazakistan – 3.375 (1/4)

L’Italia è al settimo posto, ma è ancora imbattuta con tutte le sue sette squadre qualificate, e i veri punti inizieranno ad accumularsi nei gironi. La posizione, per ora, non deve preoccupare: nella passata stagione, l’Inghilterra era dietro fino a dicembre, salvo poi piazzare lo sprint decisivo da gennaio in poi.

L’ITALIA PUÒ ANCORA FARCELA?

Assolutamente sì. La Serie A è presente con sette club: quattro in Champions, due in Europa League e una in Conference. E storicamente le italiane rendono bene nella fase a eliminazione diretta. Ma per avere chance concrete di agganciare uno dei due posti Champions “extra” servirà almeno una semifinale europea da parte di una squadra italiana, oltre a un cammino solido nei gironi.

Fondamentale sarà evitare eliminazioni premature e incamerare vittorie anche nelle partite apparentemente semplici: ogni punto pesa.

CHI SONO LE FAVORITE?

L’Inghilterra parte sempre forte, con nove club iscritti e una profondità da top ranking. La Spagna ha l’esperienza, ma qualche club in difficoltà economica potrebbe pagare dazio. L’Italia spera nei soliti noti: Inter, Juventus, Napoli, Roma e Fiorentina. Occhio alla Polonia, sorpresa di inizio stagione, ma destinata a perdere quota col passare delle settimane.

UNA MARATONA APPENA INIZIATA

Il ranking UEFA per nazioni non si vince a settembre, ma si può cominciare a perderlo. L’Italia dovrà essere compatta, sfruttare tutte le occasioni e puntare al massimo da ogni match. La stagione 2025/26 è appena partita, ma la corsa per l’Europa conta già ogni singolo punto.

A proposito di Redazione La Notizia Sportiva

La nostra Redazione - sì, con la R maiuscola - è il cuore pulsante di tutto ciò che facciamo. Ogni membro porta con sé un bagaglio unico di competenze e un modo di fare personale. Crediamo profondamente nella Relazione - anche lei con la R maiuscola - che ci unisce, tutti senza eccezioni, sotto due grandi passioni: lo sport e il desiderio di raccontarlo. Perché, prima ancora dei tecnicismi di un software, prima dei piani editoriali e degli articoli, ci sono le Persone.