Gigio Donnarumma
Credit Instagram Gianluigi Donnarumma (Lanotiziasportiva.com)

Premier League, quanti italiani: da Donnarumma a Maresca, ecco i 12 protagonisti

La Premier League continua ad avere un’anima italiana. Tra grandi colpi di mercato, giovani in rampa di lancio e un allenatore che sta riportando il Chelsea ai fasti di un tempo, sono ben dodici gli azzurri che quest’anno vivranno da protagonisti in Inghilterra.

La Premier League parla ancora italiano. Non è una novità: già negli anni ’90, con Gianfranco Zola e Roberto Di Matteo al Chelsea, o Paolo Di Canio al West Ham, gli italiani avevano conquistato i cuori dei tifosi inglesi. Da allora, l’Italia ha sempre avuto ambasciatori di lusso in Premier. Dodici volti, dodici storie diverse che quest’anno hanno un denominatore comune: l’Inghilterra. Dal 1992, anno di nascita della Premier League moderna, più di 80 calciatori italiani hanno calcato i campi inglesi, scrivendo pagine di successi, cadute e rinascite. Dal colpo di mercato che ha scosso l’estate, fino al tecnico che sta riscrivendo la storia del Chelsea, il campionato più seguito al mondo continua a tingersi d’azzurro.

Il nome più altisonante è quello di Gianluigi Donnarumma, sbarcato al Manchester City per difendere la porta di Guardiola. Dopo Parigi, il portiere della Nazionale ha scelto la sfida più affascinante: vestire di azzurro cielo, con un contratto lungo fino al 2030 e la voglia di imporsi anche nella patria dei portieri più celebrati. Il Manchester City non è nuovo ad accogliere il tricolore: Mario Balotelli, con i suoi gol e le sue esultanze, è rimasto nella memoria dei tifosi Citizens, e oggi Donnarumma ne raccoglie simbolicamente l’eredità.

Non è stato però l’unico movimento importante. Il Nottingham Forest ha puntato forte su Nicolò Savona, difensore del 2003 cresciuto nella Juventus, mentre ad Anfield il Liverpool ha aperto le braccia a due azzurri: il talento purissimo di Giovanni Leoni, appena diciannovenne e già acquistato per oltre 30 milioni, e il ritorno in grande stile di Federico Chiesa, che ha subito ritrovato il gol alla prima di campionato. Il Liverpool, del resto, non è nuovo a colori italiani: da Fabio Borini a Mario Balotelli, fino a Alberto Aquilani, negli anni diversi azzurri hanno provato a lasciare il segno sotto la Kop.

C’è poi chi la Premier la conosce già bene e non ha bisogno di presentazioni. Sandro Tonali è ormai una certezza nel cuore del Newcastle, mentre al Tottenham i tifosi si godono la sicurezza di Guglielmo Vicario e le sgroppate di Destiny Udogie, entrambi già protagonisti con la maglia degli Spurs e capaci di alzare trofei europei. Non è la prima volta che il calcio inglese diventa laboratorio per i nostri giovani: da Giuseppe Rossi, che mosse i primi passi al Manchester United, fino a Fabio Borini, cresciuto tra Chelsea e Liverpool, il percorso dall’Italia alla Premier è ormai un classico.

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All’Arsenal, invece, brilla la freschezza di Riccardo Calafiori, che ha già scritto una pagina indimenticabile segnando a Old Trafford contro lo United, lasciando tutti senza fiato. E non vanno dimenticati i giovani che stanno costruendo passo dopo passo il proprio spazio: Wilfried Gnonto, ormai punto fermo del Leeds, Michael Kayode, riscattato con convinzione dal Brentford dopo il prestito, e Diego Coppola, approdato al Brighton per crescere in una delle realtà più attente ai talenti emergenti.

Ma la Premier League italiana non vive solo in campo. A guidare il Chelsea c’è Enzo Maresca, l’unico allenatore azzurro della stagione, già capace di riportare i Blues sul tetto del mondo e in Europa con la Conference League e il Mondiale per Club. Non è un caso: il Chelsea ha già scritto pagine indelebili con tecnici italiani come Gianluca Vialli, Carlo Ancelotti e Antonio Conte, tutti capaci di portare trofei a Stamford Bridge. Oggi Maresca raccoglie quell’eredità, con lo stesso obiettivo: vincere

Dodici protagonisti, tra campioni affermati e giovani promesse, che rendono la Premier League una vetrina sempre più azzurra. Perché il calcio inglese, ancora una volta, non ha resistito al fascino italiano.

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