Vigilia incandescente per la finale di Coppa del Re tra Barcellona e Real Madrid: l’arbitro De Burgos Bengoechea scoppia in lacrime sotto pressione, mentre il Real minaccia clamorosi gesti di protesta. Ancelotti a rischio addio.
Un Super Clasico che si trasforma in un autentico campo minato. Alla vigilia della finale di Coppa del Re tra Barcellona e Real Madrid, in programma sabato 26 aprile alle 22 a Siviglia, l’atmosfera è più velenosa che mai. Non solo per i due pesanti precedenti stagionali a favore dei blaugrana (4-0 e 5-2), ma soprattutto per le feroci polemiche arbitrali che rischiano di esplodere in campo.
Protagonista inatteso di questo pre-partita rovente è Ricardo de Burgos Bengoechea, arbitro designato per dirigere il match, che durante una rara conferenza stampa arbitrale è scoppiato in lacrime. Pressato da giorni di accuse e critiche, alimentate dai video diffusi da Real Madrid TV che denunciano presunti torti subiti dai blancos, Bengoechea ha confessato tutta la sua sofferenza: “Quando tuo figlio torna a casa piangendo perché gli dicono che suo padre è un ladro, è davvero dura”, ha detto visibilmente provato.
🚨El vídeo de RMTV sobre De Burgos Bengoechea, el árbitro de la final de Copa.
MÁXIMA DIFUSIÓN A ESTE VÍDEO.pic.twitter.com/rw6zxqvJPu
— CR7STIANISMO🇪🇸🇵🇹 (@Cr7stianismo_) April 25, 2025
REAL MADRID IN GUERRA APERTA CON GLI ARBITRI
La situazione è degenerata al punto che il Real Madrid aveva addirittura chiesto senza successo la ricusazione della terna arbitrale. In segno di protesta, il club di Florentino Perez ha disertato la conferenza stampa, l’allenamento ufficiale e la cena di gala. Per ore in Spagna ci si è chiesti se la squadra si sarebbe presentata in campo per la finale. Solo un comunicato ufficiale ha fugato ogni dubbio, ribadendo che il Real “non ha mai pensato di rinunciare” all’appuntamento.
Il malcontento del club madrileno è acuito dalla scelta non solo dell’arbitro principale, ma anche dell’addetto VAR, Pablo Gonzalez Fuertes, il quale ha denunciato pubblicamente la pressione insostenibile su tutta la classe arbitrale spagnola. Un clima teso che rischia di influenzare profondamente il match.
ANCELOTTI SOTTO PRESSIONE, IL BARÇA SOGNA
In questo contesto esplosivo, Carlo Ancelotti si gioca una buona fetta del suo futuro sulla panchina del Real. Nonostante il contratto in scadenza nel 2026, l’allenatore italiano è finito nel mirino della critica per i risultati deludenti, la gestione dello spogliatoio e le scelte tattiche, soprattutto dopo l’eliminazione ai quarti di Champions League per mano dell’Arsenal.
L’assenza di Carvajal e i dubbi sulle condizioni di Mbappé, ancora alle prese con un problema alla caviglia, complicano ulteriormente i piani di Ancelotti. Dall’altra parte il Barcellona di Hansi Flick, pur privo di Lewandowski, affronta la finale con maggiore serenità, forte di una squadra giovane e spensierata e con già un piede nella semifinale di Champions League contro l’Inter.
Il tecnico tedesco ha provato a stemperare le tensioni: “Bisogna proteggere gli arbitri, questo non è fair play. I tifosi vogliono vedere spettacolo, non polemiche”, ha dichiarato Flick.
Una finale che già prima del fischio d’inizio è entrata nella storia. Ora la parola, se possibile, passerà finalmente al campo.