Lautaro Martinez
Lautaro Martinez (lanotiziasportiva.com)

Come Lautaro è entrato nella leggenda: il Toro supera Maradona con la maglia dell’Argentina

Con il gol segnato contro il Venezuela, Lautaro Martinez ha superato il mito di Diego Armando Maradona per numero di reti in Nazionale. Ora è quinto nella classifica marcatori all-time della Selección, con l’obiettivo di entrare definitivamente nella storia. Davanti a lui solo colossi. Inarrivabile, per ora, Lionel Messi.

Il Monumental ha fatto da cornice a una notte speciale, dove non solo Lionel Messi ha fatto parlare di sé. Con il gol del definitivo 3-0 al Venezuela, Lautaro Martinez ha scritto una nuova pagina della sua storia con la maglia dell’Argentina. Una rete importante non solo per il punteggio, ma anche per il significato storico: è la numero 33 in carriera con la Selección, una in più di Diego Armando Maradona, fermo a 32.

Un sorpasso simbolico, carico di emozione e significato. Lautaro ci è riuscito in meno partite rispetto al Pibe de Oro (71 contro 84), confermandosi attaccante moderno, letale e costante. Ora il capitano dell’Inter è quinto nella classifica marcatori all-time dell’Argentina e guarda con ambizione la quarta posizione occupata da Hernán Crespo, distante solo due lunghezze (35 gol in 64 presenze).

LA CLASSIFICA DEI BOMBER: UN TRONO INARRIVABILE

Dietro le cifre, c’è una verità che racconta la grandezza del cammino di Lautaro, ma anche l’incredibile distanza tra lui e Lionel Messi, saldamente in testa con 114 gol in 194 presenze. Numeri impressionanti, che rendono l’idea di un dominio senza precedenti. Basti pensare che sommando i gol del secondo (Batistuta, 54) e del terzo (Agüero, 42), non si raggiunge comunque il totale del fuoriclasse di Rosario.

Eppure, la corsa di Lautaro non è affatto finita. Con soli 27 anni e un posto da titolare quasi fisso, il centravanti di Bahia Blanca ha davanti a sé il tempo e le occasioni per scalare ulteriormente la classifica. E chissà che proprio lui, un giorno, non possa arrivare a insidiare mostri sacri come Gabriel Omar Batistuta o Sergio Agüero, simboli del calcio argentino in epoche diverse. E poi c’è lui, Batistuta. L’attaccante che ha incarnato come pochi altri lo spirito guerriero della Selección. Potenza, tecnica, carisma e una costanza spaventosa sotto porta: 54 gol in 78 partite, quando il calcio sudamericano era ancora una battaglia fisica e mentale. Per anni è stato il simbolo del gol argentino nel mondo, il riferimento assoluto, l’uomo a cui bastava un pallone per incendiare uno stadio. Superarlo non è solo questione di reti segnate: è toccare un’icona, sfiorare la leggenda.

Hernán Crespo, attaccante tecnico del San Paolo e implacabile sotto porta, lo precede ancora di due lunghezze. Gonzalo Higuaín, spesso discusso ma autore di 31 reti in 75 partite, è stato per anni una colonna dell’attacco argentino.

C’è chi come Daniel Passarella, difensore goleador, riuscì a entrare nella top ten grazie alla sua straordinaria capacità di trasformare calci piazzati. O come Luis Artime, autentico bomber degli anni ’60, capace di segnare 24 reti in appena 25 partite, mantenendo una media realizzativa che ancora oggi fa impressione. E non va dimenticato chi come Ángel Di María, pur non essendo un attaccante puro, ha saputo lasciare il segno con gol pesanti in partite decisive.

È una classifica che unisce epoche, ruoli e stili diversi, ma con un comune denominatore: l’amore per la maglia albiceleste e la capacità di segnare nei momenti che contano. Lautaro adesso fa parte di questa élite, e ogni nuovo gol non è soltanto un numero, ma un passo deciso verso l’eternità calcistica argentina.

I GRANDI CHE NON CI SONO: GOLEADOR DELL’ANIMA ARGENTINA

Ci sono nomi che non compaiono nelle classifiche, ma che vivono nel cuore dei tifosi. Mario Kempes, eroe mondiale del 1978, fu molto più di un semplice attaccante: fu l’uomo che trascinò l’Argentina al suo primo titolo iridato con due gol nella finale contro l’Olanda. Con i suoi 20 gol in 43 presenze, non ha mai primeggiato nelle statistiche secche, ma ha scolpito il suo nome nella leggenda, diventando l’icona di un popolo in cerca d’identità.

E come dimenticare Claudio Caniggia, il figlio ribelle del calcio argentino, capace di accendersi nelle notti che contano. Segnò il gol decisivo contro il Brasile nel Mondiale 1990 su assist di Maradona, uno dei momenti più intensi nella storia recente della Selección. Con “el Pájaro” in campo, l’Argentina era imprevedibile, velenosa, affamata.

E poi c’erano gli altri, quelli che la storia la sfiorarono, la sfidarono, ma che il destino non portò mai troppo in alto nelle graduatorie. Julio Cruz, con pochi gol ma sempre decisivi. Carlos Tévez, esplosivo e carismatico, che ha spesso pagato l’abbondanza offensiva di un’epoca dorata. E Lisandro López, talento purissimo che in Nazionale ha avuto meno spazio di quanto meritasse. Anche Luciano Figueroa, meteora con pochi lampi, ma sempre evocata dai nostalgici.

Non tutti finiscono nei numeri. Alcuni restano nelle emozioni. E il calcio, in fondo, è soprattutto questo.

QUALI PARTITE SONO CONTEGGIATE?

Quando si parla di gol e record in Nazionale, è fondamentale sapere quali partite vengono realmente considerate. Nel caso di Lautaro, così come per tutti i grandi bomber dell’Argentina, il conteggio ufficiale – confermato sia dalla Federazione calcistica argentina (AFA) che dal portale Transfermarkt – include tutte le presenze con la Selección maggiore, senza distinzioni di torneo.

Entrano dunque nel calcolo le gare dei Mondiali, le partite di Copa America, qualificazioni, amichevoli FIFA e anche tornei speciali come la Finalissima del 2022 vinta contro l’Italia. Si tratta di un mix equilibrato tra match ufficiali e amichevoli riconosciute, dove ogni gol ha lo stesso peso sul bilancio finale del giocatore.

Restano escluse invece le partite giocate con le selezioni giovanili (come l’Under 20) e soprattutto quelle disputate alle Olimpiadi, poiché non vengono considerate parte dell’attività della Nazionale maggiore. Una distinzione importante, che restituisce il valore reale di ogni traguardo raggiunto.

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LA CLASSIFICA COMPLETA DEI BOMBER ARGENTINI

  1. Lionel Messi – 114 gol / 194 partite

  2. Gabriel Batistuta – 54 gol / 78 partite

  3. Sergio Agüero – 42 gol / 101 partite

  4. Hernán Crespo – 35 gol / 64 partite

  5. Lautaro Martinez – 33 gol / 71 partite

  6. Diego Maradona – 32 gol / 84 partite

  7. Gonzalo Higuain – 31 gol / 75 partite

  8. Ángel Di María – 30 gol / 145 partite

  9. Luis Artime – 24 gol / 25 partite

  10. Daniel Passarella – 23 gol / 62 partite

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